Turismo / Stagione

Impianti ancora chiusi, ma martedì arriva la neve. Le previsioni per i prossimi giorni

Dal 3 dicembre la maggior parte dei comprensori aprirà ufficialmente le proprie piste e dovrebbero essere garantiti i collegamenti. L'inverno é comunque finalmente arrivato: sulla Marmolada stamane, 20 novembre, il termometro é sceso a -16,4 gradi sotto zero

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TRENTO. Questo doveva essere per alcune tra le località più ricercate del Trentino il weekend d'esordio, con impianti aperti dopo due stagioni difficili per lo sci da discesa, ma il meteo non ha lasciato margini di manovra: non ci sono le condizioni e quindi si rinvia al prossimo fine settimana. Madonna di Campiglio, che aveva annunciato l'apertura dei suoi impianti di risalita in quota, ha dunque dovuto fare marcia indietro a causa delle «poche precipitazioni e le alte temperature che non hanno permesso di preparare nel migliore dei modi le piste del Grostè».

Mentre gli atleti stanno già frequentando le tradizionali località dello sci d'alta quota, come Hintertux e Solda, da sabato 19 novembre ha riaperto la funivia ed il comprensorio della Val Senales.

Il tutto in attesa di precipitazioni nevose, annunciate e mai così attese. A benedire la prossima settimana è intanto in arrivo finalmente la prima nevicata utile: la data che gli appassionati dell'inverno si trasmettono di messaggio in messaggio, a metà strada tra il mantra e la preghiera, è martedì 22 novembre, e già si favoleggia di più di mezzo metro di neve fresca in quota, mentre i più prudenti prevedono circa 20 centimetri di neve sopra i mille metri: molto dipenderà dall'esposizione delle montagne e dal flusso delle correnti fredde. Sulla Marmolada stamane, 20 novembre, il termometro é sceso a -16,4 gradi sotto zero, portando in alta quota la prima forte brinata della stagione.

Ecco tutte le previsioni per i prossimi giorni.

Dal prossimo 26 novembre si potrà dunque sciare sia a Madonna di Campiglio che nei comprensori della val di Fiemme. Le prime aperture ufficiali di Superski Dolomiti sono previste nei comprensori di Val di Fiemme, Cortina d'Ampezzo, Plan de Corones, Tre Cime Dolomiti, Obereggen e Carezza.Per poter però spaziare da una pista all'altra si dovrà attendere sabato 3 dicembre: è infatti prevista per quella data l'apertura degli impianti su Monte Bondone, Paganella, Folgaria, Lavarone, Fassa, Marmolada, Passo Rolle, San Martino di Castrozza, Lusia e S. Pellegrino, Pejo, Madonna di Campiglio, Pinzolo, Lagorai Passo Brocon, Tonale.

E così anche i classici giri sci ai piedi come il Sellaronda in entrambi i sensi e i collegamenti Campiglio, Pinzolo, Marilleva.

Il tutto in attesa del week end dell'Immacolata che tradizionalmente riversa sulle montagne trentine i turisti di mezza Italia. Ma questo è un anno strano: una stagione chiusa ed un'altra, l'ultima, ancora alle prese con green pass e mascherine, hanno lasciato il segno. Se poi si aggiungono siccità e caro energia, e ovviamente il riscaldamento globale, le incognite restano molte.

Per parte loro, gli impiantisti hanno annunciato diverse "migliorie", che vanno dall'appianamento delle piste (così serve meno neve) a mezzi e cannoni tecnologicamente avanzati, ovvero che consumano meno energia e producono più neve. Una risposta però può venire dall'affrontare il "sistema montagna" in maniera globale e sostenibile e non più per settori stagni.

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