Ospedale / Il braccio di ferro

Anche Pizzarotti ricorre al Tar contro l'azzeramento del Not

Dopo la Guerrato, che aveva vinto la gara ma che fu esclusa per carenze progettuali, anche la seconda impresa si rivolge ai giudici

TRENTO. C'è anche il ricorso al Tar della Pizzarotti oltre a quello preannunciato della Guerrato. Le due imprese erano le sfidanti rimaste in corsa nella lunga contesa per l'aggiudicazione di progetto, lavori e gestione trentennale dei servizi non sanitari del Not, il nuovo ospedale del Trentino.

L'appalto se l'era aggiudicato la Guerrato, poi due anni fa il Tar aveva escluso la società di Rovigo affidando il Not alla Pizzarotti; nell'aprile dell'anno scorso il Consiglio di Stato aveva ribaltato la sentenza ridando l'incarico alla Guerrato, sentenza su cui ancora pende un ricorso in Cassazione.

Dopo il giudizio del Consiglio di Stato l'iter per partire con la realizzazione del Not era proseguito ma si era concluso in malo modo, sia per la Guerrato, il cui progetto alla fine è stato giudicato incoerente con le caratteristiche del progetto preliminare e non sanabile se non attraverso uno stravolgimento tale da falsare la gara d'appalto, sia per la Pizzarotti che non è stata coinvolta come seconda classificata.

La Provincia ha infatti preferito cancellare tutto e ripartire da zero, scontentando in un colpo solo entrambe le imprese.Guerrato e Pizzarotti hanno entrambe notificato il 19 ottobre il loro ricorso al Tar contro la delibera della giunta provinciale numero 1667 del 19 settembre.

Come un interminabile gioco dell’Oca, il Not è tornato ancora una volta al punto di partenza: ecco tutte le tappe di un iter senza fine

Vent’anni, passati tra discussioni, gare, ricorsi, annullamenti, controricorsi: insomma, tutto l’armamentario del peggior sistema Italia ingessato da una burocrazia onnipotente. È questa la storia del Not, il Nuovo ospedale Trentino, per la realizzazione del quale, dopo anni di discussioni, si partì concretamente nel 2011. Oggi, nel 2022. Siamo ancora al punto di partenza, come un interminabile gioco dell’Oca.

E questa coda giudiziaria rischia ancora una volta di prolungare l'infinita vicenda del nuovo ospedale, che con l'ultima delibera ha assunto la denominazione di Polo ospedaliero e universitario del Trentino. In passato la cautela aveva messo il piombo sui piedi della Provincia che non si era arrischiata a procedere con l'iter per la realizzazione del Not e aveva preferito attendere le sentenze dei giudici amministrativi. Se sarà così anche ora si possono già mettere in conto altri mesi sprecati nell'attesa. Anche se in questo caso in Provincia sono convinti che i giudizi saranno più rapidi che in passato, essendo già a conoscenza della materia.

A meno che il commissario straordinario che la giunta si appresta a nominare e che avrà i poteri anche di stazione appaltante non decida di partire comunque, confidando nella bontà dell'operato della giunta Fugatti.Per ora, nell'ultima seduta, l'esecutivo provinciale si è occupato degli ultimi due ricorsi approvando due delibere che affidano rappresentanza e difesa all'Avvocatura interna, nelle persone degli avvocati Giacomo Bernardi, Martina Zini e Giuliana Fozzer, eleggendo domicilio presso quest'ultima.Il ricorso al Tar della Guerrato contesta alla Provincia l'annullamento dell'iter di gara e segue un precedente ricorso con cui veniva contestata la decisione di bocciare il progetto dell'impresa veneta. Guerrato oltre a rifiutarsi di pagare la penale da oltre 2 milioni chiede alla Provincia un risarcimento danni per 40 milioni.Il ricorso di Pizzarotti invece si limita a contestare l'annullamento dell'iter e punta evidentemente a farsi assegnare il ruolo di promotore dell'opera come seconda classificata con le vecchie regole.

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