Stupefacenti / Giustizia

Acquista la cocaina con l'App: al posto del pacco c'è la polizia di Trento

Arrestato dalla Squadra mobile un 27enne che si era fatto recapitare la confezione in una tabaccheria. Venerdì 28 ottobre si è svolta la direttissima: ecco come è andata

TRENTO. Ha prenotato la droga via App e se l'è fatta mandare in una confezione anonima. Per evitare di attirare troppo l'attenzione di vicini o familiari, ha evitato di farsi spedire il pacco a domicilio, indicando invece come luogo di ritiro un esercizio commerciale del centro, una tabaccheria che offre ai clienti il servizio. Nonostante queste accortezze il giovane è stato arrestato: si tratta di un 27enne che venerdì 28 ottobre mattina è finito davanti al giudice per la direttissima.

L'accusa di spaccio è caduta, in quanto è stato riconosciuto che la quantità di stupefacente sequestrato è da considerare per uso personale e non per una successiva cessione, ma l'avvocato difensore Fabio Valcanover ha chiesto i termini a difesa per una seconda accusa che ha messo in guai ancora più seri il giovane, ossia la detenzione di denaro falso.

Gli investigatori della squadra mobile di Trento, sezione crimine diffuso, hanno sequestrato 5 banconote da 50 euro, falsificate, che erano nella disponibilità del giovane.Il denaro, come prassi, verrà inviato alla Banca d'Italia per le verifiche sul tipo di contraffazione. Sarà analizzata in laboratorio anche la droga trovata dalla polizia nel pacco destinato dal giovane, circa 4 grammi e mezzo di cocaina, e quella rinvenuta nella sua abitazione, circa 4 grammi di hashish.

La cocaina, come è emerso dagli accertamenti, era stata acquistata dal giovane attraverso un'App di messaggistica. La compravendita in internet, che si è diffusa nel periodo del lockdown per il Covid, viene utilizzata soprattutto dai consumatori più giovani che, evitando di rifornirsi nelle piazze note dello spaccio, si illudono di poter aggirare la giustizia facendosi recapitare il pacco con lo stupefacente nel luogo che ritengono più "sicuro". Inoltre i messaggi tra chi propone lo stupefacente e chi lo acquista sono spesso criptati, ossia inviati con un timer per l'autodistruzione, in modo da evitare di lasciare tracce della conversazione.

Il 27enne, dunque, per approvvigionarsi di cocaina non è andato in piazza Dante, né ha perso tempo in giro per la città, ma ha utilizzato un canale Telegram. Canale illegale - è bene precisare - all'interno di un servizio di messaggistica che ovviamente è del tutto estraneo alla vicenda. Per la consegna del pacchetto anonimo il giovane ha optato per una tabaccheria del centro, molto frequentata e facile da raggiungere.

Non ha però messo in conto gli imprevisti: il pacco, arrivato a destinazione giovedì pomeriggio, è stato inavvertitamente aperto svelando il contenuto; quando il giovane si è presentato per il ritiro con il codice abbinato alla spedizione, ha trovato ad aspettarlo gli agenti della squadra mobile.

Perquisendo la sua abitazione i poliziotti hanno trovato circa 4 grammi di hashish, che si sommano ai 4 grammi e poco più contenuti nel pacchetto arrivato a Trento. Inoltre nella disponibilità del giovane c'erano anche 250 euro in banconote false. Per la detenzione e spedita di monete false la legge prevede da tre a dodici anni di reclusione ed una multa che da 500 euro può toccare i 3mila euro. L'arresto è stato convalidato e in attesa della prossima udienza il giudice ha disposto per il giovane i domiciliari.

comments powered by Disqus