Trento / Comune

Permesso Ztl scaduto per dimenticanza, pioggia di multe e ricorso: il consigliere Maschio rischia il posto

Il consiglio comunale è chiamato a votare una delibera che contesta l’incompatibilità per lite pendente con l'amministrazione (le sanzioni ammontano a 3 mila euro). Lui difende le proprie ragioni: "Ho deciso per l'azione legale perché sono molti i cittadini in condizioni come la mia. Per il rinnovo del permesso era arrivato solo un sms sul telefonino di mia mamma: questo metodo non va bene"

TRENTO. Rischia il suo seggio da consigliere comunale del capoluogo per una multa. Meglio, per una serie di multe, 29, ma tutte causate da una semplice dimenticanza. Andrea Maschio, eletto a Palazzo Thun nella lista di Onda, dovrà lasciare il suo posto se entro martedì non si troverà una soluzione alla sua vicenda.

Il consiglio comunale è infatti chiamato a votare una delibera che contesta a Maschio l’incompatibilità per la violazione dell’articolo 79 del Codice degli enti locali della Regione, ai sensi del quale non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha lite pendente con il Comune.

Consigliere Maschio, che succede? Tutto per una multa stradale?

In realtà per una serie di multe. Causate da un problema serio, che riguarda non solo me ma tutti i residenti in centro storico che hanno un parcheggio privato. Il fatto è che siamo obbligati, per accedere a casa nostra, a fare un permesso che viene rinnovato ogni anno. E basta dimenticarsi di rinnovare che scatta la multa.

Lei si è dimenticato, perciò qualche colpa ce l’ha non le pare?

Il fatto è che la scadenza viene notificata con un semplice sms e già questo è discutibile perché è un sistema di comunicazione praticamente in disuso. Nel mio caso il messaggino è arrivato sul telefonino di mia mamma, che è la titolare del permesso e di uno dei due veicoli associati, l’altro è la mia moto. Mia mamma ha 80 anni e non ha grande dimestichezza col telefono; inoltre dopo il messaggio che a fine marzo annunciava la proroga della scadenza del permesso, a giugno non è più arrivato altro e nessuno ha ricordato che bisognava rinnovare.

Ed hanno iniziato ad arrivare le multe?

Non subito. Dopo un mese è arrivata a mio papà una telefonata che avvisava che evidentemente c’era stata una dimenticanza e che stavano per essere notificate 29 multe da 97 euro l’una, per un totale di quasi 3.000 euro.

Per tutte le volte che dopo la fine di giugno siete entrati e usciti con la macchina della mamma e la moto..

Si. Le due targhe non erano più autorizzate e inquadrate dalle telecamere facevano ogni volta scattare una sanzione. E meno male che io la mia macchina ce l’ho fuori dalla ztl e la parcheggio sulle strisce blu pagando il bollino annuale.

A quel punto cosa ha fatto?

Ho chiamato il vice comandante della polizia locale e gli ho spiegato la situazione. Lui ha ammesso che la regola non va bene e mi ha consigliato di fare ricorso al Giudice di Pace per chiedere il cumulo delle multe, chiedere cioè di pagarne solo una con maggiorazione perché comminate tutte per la stessa violazione.

E non sapeva che così facendo sarebbe andato in contenzioso col Comune, dovendo rinunciare alla carica di consigliere comunale?

In realtà ero stato avvertito, ma ho voluto farlo anche per sollevare un problema che non riguarda solo me ma anche altri residenti del centro. Penso che sia assurdo che chi ha un parcheggio privato debba chiedere ogni anno il permesso. E so che molti hanno ricevuto multe in serie come me. Penso che vada fatta la battaglia per tutti coloro che sono stati torteggiati. La ulteriore beffa tra l’altro è che mi hanno anche detto che la norma sul cumulo non vale per questo tipo di sanzione che riguarda la ztl, il vice comandante si era sbagliato. Quindi è probabile che il giudice mi dia torto. Ma voglio comunque andare fino in fondo, fino all’ultimo grado di giudizio. Credo che la multa vada pagata ma non il cumulo. Non mi arrendo.

Ma così dovrà rinunciare al sua mandato elettivo. Non è un po’ troppo?

Certo mi pesa. A meno che il sindaco, che ho incontrato e che ha capito la situazione, non riesca a trovare una via d’uscita legale. Ha detto che ci avrebbe provato. Ma se si trova una soluzione sia chiaro che deve valere per tutti quelli che si trovano nella mia situazione.

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