Trento / Grandi opere

Circonvallazione ferroviaria e terreni inquinati: ecco come si procede

Il cantiere pilota nelle aree postindustriali a nord della città ha consentito una serie di analisi e adesso servirà qualche settimana per avere le relazioni conclusive

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TRENTO.  Avviato il cantiere pilota a Trento Nord sulla fossa Armanelli, nei terreni interessati dal progetto della Circonvallazione ferroviaria. Terreni in cui si trovano gli scarichi della Sloi, la fabbrica che fino al 1978 ha prodotto il piombo tetraetile. Ieri, quando la roggia è stata sbancata fino alla profondità in cui si trovano gli inquinanti, si è sentito l'odore caratteristico dei composti organici del piombo.

Come ha spiegato ieri nel corso di un sopralluogo il dirigente dell'Appa Gabriele Rampanelli - precisa una nota del Comune di Trento - lo scavo è stato realizzato da Italferr per conto di Rfi per misurare gli inquinanti che possono disperdersi nell'aria con il movimento terra.

"Il risultato delle analisi ci dirà quali presìdi dovranno essere messi in atto durante i lavori: maggiore sarà l'inquinamento rilevato, più consistenti dovranno essere i presìdi - ha spiegato Rampanelli - Il cantiere pilota ci permette di valutare in piccolo quello che succederà in grande". Martedì scorso, è stato misurato "il bianco", ovvero - precisa la nota - la qualità dell'aria in condizioni normali. Ieri invece si è scavato fino alla profondità di due metri, fino alla sezione di terreno in cui si concentrano gli inquinanti.

"Appa - ancora Rampanelli - acquisisce le stesse informazioni raccolte dai tecnici di Rfi con rilevamenti autonomi. Come da prassi, i risultati delle controanalisi condotte da Appa saranno secretati fino a quando non saranno pronti quelli di Rfi, che si avvale anche della consulenza dell'università di Tor Vergata per le valutazioni". Servirà qualche settimana di tempo per avere le relazioni conclusive di Rfi.

Ex Sloi, ecco come i tecnici Appa misurano gli inquinanti nei terreni del futuro cantiere Rfi

Terreni inquinati sotto stretta osservazione. L’Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, ha eseguito tre giorni di analisi degli inquinanti nei terreni di Trento Nord che saranno interessati dai lavori della circonvallazione ferroviaria. Si tratta di una sorta di “contro-analisi” rispetto a quelle effettuate da Italferr per conto di Rfi. I terreni in questione sono quello della fossa Armanelli, di proprietà della stessa Rfi, nella quale venivano sversati a suo tempo i residui della Sloi.

Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha commentato: "L'esecuzione del cantiere pilota risponde a una precisa e giusta richiesta del Consiglio comunale. Si tratta di una strada obbligata: dobbiamo capire prima il livello dell'inquinamento per sapere quali misure adottare, come potranno essere svolti i lavori. Il cantiere della Circonvallazione ferroviaria ci dà la possibilità di intervenire su quella che è una ferita aperta per la città e di cercare soluzioni non solo per i terreni interessati dal tracciato ferroviario, ma per l'intera area inquinata".

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