Addio ad Aldo Pompermaier: fu consigliere comunale dei Verdi e assessore all'ambiente a Trento
Per molti anni protagonista della politica locale, viene ricordato anche per l'impegno a favore di un salto di qualità nella gestione dei rifiuti, con l'introduzione della raccolta differienziata porta a porta
TRENTO. Il Trentino perde uno dei protagonisti di tante battaglie ecologiste: è morto Aldo Pompermaier, già consigliere comunale dei Verdi e assessore all'ambiente a Trento. Pompermaier era nato a Trento nel 1948, da qualche settimana era in ospedale, in seguito a un malore. Lascia la moglie Gabriella Groff, i tre figli e i nipoti.
Fra i primi messaggi di cordoglio, questa mattina, 6 settembre, quelli della consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola, e di Marco Boato, altro storico esponente del partito in Trentino e a Roma.
Pompermaier eletto in consiglio comunale nel 1999, dopo una precedente esperienza come presidente nella circoscrizione Centro storico. Nel 2005, dopo la rielezione nei Verdi, la sua esperienza proseguì in veste di assessore, nella giunta guidata dal sindaco Alberto Pacher: Pompermaier era il titolare delle deleghe su ambiente, mobilità e vivibilità urbana.
Di quel periodo si ricorda, fra l'altro, il suo impegno per cercare soluzioni funzionali per la gestione del ciclo dei rifiuti, con un piano che puntava sulla riduzione del residuo e sulla introduzione della raccolta differenziata porta a porta.
Tutta la sua storia politica è stata segnata da un impegno pragmatico per risolvere le problematiche urbane (e non) nel segno del rispetto dell'ambiente e della salute.
Come presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello si era impegnato in particolare per ridare vivibilità al quartiere di Piedicastello, battendosi per lo spostamento delle gallerie della tangenziale. Si è inoltre impegnato per realizzare il Parco di Centochiavi, in un’area altrimenti destinata alla terza torre degli uffici provinciali.
Come consigliere comunale, ricordano i verdi, aveva concorso a migliorare la riqualificazione dell’area ex-Michelin, per quanto riguarda l’impostazione e l’ampliamento del Parco e la realizzazione degli edifici con criteri della bioedilizia e del risparmio energetico. Come presidente del comitato referendario contro l’ampliamento dell’aeroporto di Mattarello ha evitato un inutile, costoso ed impattante scalo aeroportuale.
Come assessore comunale di Trento si era occupato anche del Piano energetico comunale “Trento per Kyoto”, del Piano urbano della mobilità, il Bilancio ambientale e la predisposizione degli strumenti amministrativi per la futura realizzazione del Parco del Monte Bondone.
Per un periodo, una decina di anni fa, era stato anche presidente dei Verdi del Trentino.