Politica / Polemica

Trattative di boomer, «sempre gli stessi», e Conzatti candidata del centrosinistra, Zanella vuota il sacco: «Ecco perché non ci stiamo»

Il consigliere provinciale di Futura spiega come mai il movimento non ha siglato l’Alleanza: «Hanno prevalso le strategie, ma come si fa a chiedere agli elettori di Rovereto di votare una che 5 anni fa era in Forza Italia?»

ACCORDO Ecco il testo che fa nascere l'alleanza "anomala"

TRENTO. Il Trentino sarà probabilmente l’unica zona d’Italia dove il PD e la Sinistra con i Verdi correranno insieme a Calenda e Renzi. Una scelta che porta Donatella Conzatti alla candidatura nel collegio senatoriale di Rovereto, ma che vede l’uscita di Futura dal «Campolargo». E il consigliere provinciale Paolo Zanella Fellin spiega il perché. Comprese le frecciate ai boomer – «sempre gli stessi» – che hanno condotto le danze, da marco Boato a Mario Raffaelli, da Giorgio Tonini e Roberto Pinter.

«Futura Trentino ha deciso di non apporre il proprio simbolo a comporre quello dell'Alleanza democratica per l'Autonomia per le elezioni dei collegi senatoriali del Trentino.
Una decisione sofferta, perché fin dal primo tavolo di confronto abbiamo lavorato per una coalizione larga, che riconoscesse le ragioni del suo stare insieme in un progetto politico territoriale originale.
Quel percorso politico di fatto non c'è stato, perché si è preferito perseguire solo l'obiettivo tattico di allargare la coalizione. Obiettivo legittimo e condivisibile, vista la legge elettorale e la posta in gioco, ma che andava accompagnato da un ragionamento politico di senso, coerente, con candidature conseguenti e sfidanti.
Invece hanno prevalso solo le strategie, visto che ci spiegano - i giovani direbbero che i boomer ci fanno gli spiegoni, sempre gli stessi, tra l'altro, sia i boomer che gli spiegoni - che la politica si fa così, con le strategie, e che si deve ragionare con la testa e non con la pancia, che si deve essere responsabili.
La responsabilità, però, non può essere quella che ci veniva richiesta di cedere diligentemente a un ricatto (irricevibile tanto nel metodo, quanto nel merito: come si può chiedere all'elettorato di Rovereto di votare chi cinque anni fa si presentava col centro destra?), legittimando di fatto questo modus operandi anche per le future provinciali.
Per noi la Responsabilità politica, in questo mondo che sta mutando in fretta, è ben altra cosa. È la Responsabilità di ridare entusiasmo, riportando a partecipare alla campagna elettorale e al voto quelle praterie sterminate di disinteressatə, che oggi dalla politica non trovano risposte perché la vedono distante e arroccata solo su tatticismi.
Lo si fa rimettendo al centro i temi con scelte chiare, radicali (perché i tempi lo richiedono) e coerenti, individuando assieme persone che in qualche modo li sappiano incarnare, rimotivando le persone con una campagna elettorale popolare.
Ecco perché responsabilmente abbiamo scelto di non apporre il nostro simbolo a questi (non) progetto politico.
Ma ci saremo a sostenere le candidate e i candidati del centro sinistra che porteranno avanti i temi del contrasto alle disuguaglianze e della conversazione ecologica con la necessaria radicalità, come ci saremo all’indomani delle elezioni per lavorare su un vero progetto di rinnovamento politico per le provinciali 2023».

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