Sanità / L’allarme

Pronto soccorso in Trentino, cittadini esasperati: “Non si può aspettare dalle 18 all’1.35 per essere visitati”

La denuncia di un lettore: “La colpa non è dei medici e degli infermieri, ma di un sistema tutto da rivedere”. Problemi anche a Borgo

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CLES. Situazione sempre più pesante nei Pronto soccorso degli ospedali trentini. Nelle ultime ore stanno arrivando all’Adige.it delle mail di cittadini esasperati per le attese interminabili. 

"Si sente spesso parlare della malasanità nel sud Italia – scrive Paolo – , ma evidentemente il meridione inizia molto a nord: in Val di Non”. E aggiunge: “Non voglio dare nessuna colpa agli operatori per quello che sta succedendo, ma in solo medico al pronto soccorso di Cles in questi giorni "di punta" per afflusso turistico mi sembra un po' pochino. Sentire di gente all'1.35 che è in attesa dalle 18 è qualcosa di surreale”.

Anche a Borgo, dove la mancanza di medici è un problema sempre più grave, l’ultima notte, quella tra il 14 e il 15 agosto, è stata pesante: persone arrivate alle 20, sono state prese in carico nelle prime ore del mattino.

 

 

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