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Slot machine, dal 12 agosto scatta la legge trentina: devono essere lontane da "zone sensibili"

Braccio di ferro in Consiglio provinciale: la Lega le vuole allontanare, Fratelli d’Italia contraria, alla fine con un emendamento del Patt la norma va subito in vigore dai prossimi giorni

TRENTO. Non ci saranno nuove proroghe: la legge trentina che fissa una distanza minima di 300 metri dai luoghi cosiddetti “sensibili”, come scuole, centri giovanili e centri anziani, entrerà in vigore il prossimo 12 agosto, sette anni dopo la sua approvazione.

Ai gestori delle sale gioco che chiedevano uno slittamento (l'ennesimo) per tutelare i posti di lavoro, l'assessore Roberto Failoni aveva risposto che una soluzione sarebbe stata trovata nell'assestamento di bilancio.

Ma oggi (28 luglio) proprio durante la discussione sul bilancio, il consiglio provinciale è andato in direzione opposta, e lo ha fatto accogliendo (24 sì, 4 no, un astenuto) un ordine del giorno presentato dal Patt che chiedeva di non far slittare ulteriormente la data (tra pochi giorni) in cui scatterà l’obbligo del distanziamento delle slot dai luoghi sensibili e di trovare una ricollocazione per i lavoratori delle sale gioco.

L’assessora Stefania Segnana si è espressa a favore del primo punto, “per mettere in atto tutte le misure possibili per contrastare la piaga sociale, economica e sanitaria della ludopatia”. “Il gioco in presenza e il gioco online sono attività che interessano tipologie di persone diverse. Si tratta di mettere al riparo con lo strumento del distanziometro la parte fragile della popolazione”.

Sul punto 2 riguardante la ricollocazione dei lavoratori, l’assessora ha segnalato che l’Agenzia del lavoro ha già previsto gli strumenti per offrire un’occupazione a chi con la chiusura delle sale gioco resterebbe senza un impiego.

La Lega ha preso posizione a sostegno dell’intervento dell’assessora dicendo che “è giusto prestare attenzione al problema dei lavoratori ma conta ancor più difendere la salute delle persone”. Quanto allo spostamento della data, ha ricordato che proprio chi governava nella scorsa legislatura aveva procrastinato i termini per l’applicazione della legge.

Contraria all’ordine del giorno Fratelli d’Italia, che ha sottolineato che “le attività nelle sale gioco sono legali e la loro chiusura alimenterebbe il gioco illegale”. Giusto prendersi cura delle persone che soffrono di una dipendenza dalle slot machine, ma è anche vero che è cresciuto in modo spaventoso negli ultimi anni il gioco illegale, che viene praticato su piattaforme estere. Le persone che con la chiusura delle sale gioco soffriranno di ludopatia non si potranno notare, né aiutare né curare come invece avviene oggi nelle sale da gioco. Attenzione poi perché quando sarà approvato ed entrerà in vigore il testo unico nazionale su questo tema, la Provincia si vedrà costretta a riaprire le sale gioco.

Azione con Ugo Rossi ha ricordato che la Giunta nella passata legislatura aveva concesso alle sale gioco un po’ più di tempo per evitare impatti negativi dell’obbligo di distanziare oltre i 300 metri le slot machine dai luoghi sensibili.

Parlando a titolo personale, Giorgio Tonini (Pd) ha ricordato di aver difeso in Parlamento le sale giochi contro le quali i 5 Stelle in commissione bilancio proponevano l’adozione di misure drastiche che avrebbero portato alla chiusura del settore con gravi ripercussioni sul bilancio dello Stato. L’esponente del Pd ha osservato che “il criterio dei luoghi sensibili è discutibile e giustamente l’attesa di una normativa quadro giustifica la richiesta di una moratoria. Altrimenti si chiuderebbero in Trentino delle attività legali che la legge nazionale porterebbe a riaprire”.

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