Sanità / I rischi

Zecche, l’infezione: un quarto dei casi di Tbe porta a meningite o encefalite. Tutto quello che c'è da sapere

Nel malaugurato caso si scopra una zecca attaccata alla pelle, non va assolutamente schiacciata, per evitare che il contenuto gastrico dell'animale entri nel flusso sanguigno. Va invece tolta con estrema delicatezza. Ecco poi cosa bisogna fare
 

TRENTO. La zecca è da sempre presente nei boschi dei Trentino ma negli ultimi anni la sua presenza è aumentata, e così anche le malattie ad esse correlate. Sono principalmente due i contagi trasmessi da questi insetti, che pungono uomini e animali per nutrirsi del loro sangue.

L'allarme epidemiologico era scattato ad inizio stagione estiva: per quanto riguarda l'encefalite virale da zecca, o Tbe, dal 2000 al 2020 ci sono stati 204 casi, con una media annuale di 9,7 contagi, ma nel solo 2020 sono stati registrati 32 casi. A giugno di quest'anno erano già stati segnalati dieci casi.La malattia di Lyme è presente nel 16% delle zecche e dal 2000 al 2020 i casi noti sono stati 372 con una media quindi di 17 casi l'anno; negli ultimi 5 anni la media è salita a 41.

Essenziale dunque la prevenzione: in Trentino la vaccinazione contro l'encefalite da zecca è gratuita e disponibile, e va prenotata tramite Cup. É possibile cercare di evitare di essere punti camminando su sentieri aperti, evitando l'erba alta, coprendosi con vestiti chiari e utilizzando repellenti a base di Deet. Dopo ogni escursione, è necessaria un'accurata verifica, controllando tutto il corpo.

È il periodo delle zecche: ecco come difendersi ed evitarle

In tarda primavera e durante l'estate si assiste di solito al picco di presenza delle zecche nei nostri boschi, fino a 1.200 metri di altitudine circa. Le zecche possono trasmettere gravi malattie: per combatterle, l’arma migliore è prevenire le punture. Ecco come.

Nel malaugurato caso si scopra una zecca attaccata alla pelle, non va assolutamente schiacciata, per evitare che il contenuto gastrico dell'animale entri nel flusso sanguigno. Va invece tolta con estrema delicatezza: in farmacia esistono strumenti appositi. A quel punto, raccomanda l'Azienda sanitaria, la zona della puntura va disinfettata e controllata per un mese: se compaiono macchie rosse, febbre o dolori articolari, è necessario contattare immediatamente il medico.

«La Tbe - spiega l'Apss - inizialmente è una malattia simile all'influenza anche se, talvolta, può evolvere in una forma più grave , come meningite o encefalite. In alcuni casi può lasciare danni permanenti al sistema nervoso. I casi di Tbe propriamente detti, cioè con sintomatologia neurologica, rappresentano in genere il 25% delle infezioni che sono in gran parte asintomatiche o causano una forma detta "cefalea febbrile", senza progressione della sintomatologia al sistema nervoso».

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