Salute / Il caso

L'Autorità anticorruzione bacchetta l'Azienda Sanitaria: «La gestione dei rifiuti speciali sempre ai soliti, la reiterazione dell’appalto non va bene»

La delibera 315 dell’Anac censura l’ente provinciale. Che replica: «Abbiamo provato a fare la gara, prima c’era il covid e il Comitato tecnico non si è riunito, poi non si è presentato nessuno»

TRENTO. Diventa un giallo l’affare degli appalti per la gestione dei rifiuto speciali dell’Azienda Sanitaria del Trentino.

Colpa della delibera dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, che bacchetta l’ente provinciale.

Cosa dice l’Anac? La delibera 315 del 6 luglio afferma: «Il dilatarsi della tempistica per la predisposizione dei documenti di gara non risulta in linea con i principi di efficacia e tempestività enunciati dall’art. 2 del d.lgs. 163/2006 oggi riprodotti dall’art. 30 del d.lgs. 50/2016, nonché con il principio di buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione.

La proroga tecnica dei contratti pubblici ha carattere eccezionale e di temporaneità, essendo uno strumento volto esclusivamente ad assicurare una data prestazione in favore della Pubblica amministrazione, nelle more dell’espletamento di una nuova procedura di gara. ed è ammessa solo nei casi eccezionali in cui, per ragioni oggettive estranee all’amministrazione, vi sia l’effettiva necessità di assicurare il servizio nelle more dell’espletamento di una nuova procedura di gara.

L’utilizzo reiterato della proroga tecnica, che si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara, comporta la violazione dei principi di libera concorrenza e di parità di trattamento, enunciati dall’art. 2 comma 1 del d.lgs. n. 163 del 2006, oggi art. 30 comma. 1 del d.lgs. n. 50 del 2016».

Immediata la risposta: «In merito al provvedimento di Anac sulla alla gestione dei rifiuti speciali da parte di Apss, si rileva che il provvedimento arriva al termine di una lunga interlocuzione con Anac sul tema. Il processo di gestione dei rifiuti è stato posto al vaglio dell'autorità che non ha rilevato nel provvedimento conclusivo carenze gestionali; è stata fatta una contestazione all'appaltatore da parte di Apss, frutto di un accurato lavoro di controllo nella esecuzione del contratto» risponde l’Azienda.

«Sono state effettuate proroghe del contratto (peraltro tutte dello stesso importo annuale a base d'asta) condizionate dal fatto che gli effetti della scadenza del contratto sono ricaduti nel primo periodo pandemico e che il gruppo di lavoro composto necessariamente da medici e sanitari, fosse impegnato attivamente, nel periodo di riferimento, nel contrasto alla pandemia da Covid19. Nel 2021 il gruppo di lavoro ha completato la stesura del capitolato tecnico e a inizio 2022 è stata bandita la procedura di gara europea che purtroppo è andata deserta. Attualmente è in corso di indizione la nuova procedura», conclude l'Azienda sanitaria. 

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