Tariffe / La richiesta

Bonus energia, i sindacati alla Provincia: “Va dato anche ai pensionati e a chi vive solo”

Cgil, Cisl e Uil chiedono alla giunta Fugatti uno sforzo in più: “Ci sono ancora delle storture e delle iniquità che auspichiamo ci sia la possibilità di risolvere”

PROVINCIA Bonus energia, rivisti i criteri

TRENTO. Era da mesi che Cgil, Cisl e Uil facevano presente alla giunta che il meccanismo previsto per l'assegnazione del bonus energia, con un doppio binario e una nuova piattaforma informatica, non funzionava. E infatti sui 25 milioni stanziati a marzo se ne sono spesi solo 9 milioni. Ora i sindacati prendono atto della correzione e rilanciano.

«Sul bonus bollette la giunta provinciale ha sbagliato - scrivono in un comunicato unitario - e ora finalmente ne prende atto modificando in senso estensivo la misura di sostegno. Se invece di incaponirsi in maniera pregiudiziale avessero ascoltato le richieste del sindacato avrebbero evitato di illudere per mesi le famiglie trentine. Prendiamo comunque atto che l'aggiustamento varato oggi dall'esecutivo va nella direzione giusta, includendo tutte le 31mila famiglie con figli che oggi percepiscono l'assegno unico provinciale».

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino però sono già pronti a chiedere delle correzioni: «Ci sono ancora delle storture e delle iniquità che auspichiamo ci sia la possibilità di risolvere». «E' inutile girarci intorno la Giunta fa marcia indietro su una misura concepita male e attuata peggio - insistono Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) - siamo soddisfatti del fatto che verranno coperte tante famiglie con figli».

I sindacati aveva proposto proprio di mirare l'aiuto prioritariamente proprio alle famiglie con figli, così come ha deciso di fare anche la Provincia di Bolzano. «Riteniamo però - osservano Cgil, Cisl e Uil - che nel tentativo di recuperare in fretta l'errore fatto l'esecutivo abbia peccato di iniquità. Con questa revisione, infatti, c'è chi avrà tanto cumulando bonus statali e provinciali e chi invece resterà a secco come single e pensionati. La priorità adesso deve essere non solo estendere nel tempo la misura, andando oltre la logica una tantum, ma dare risposte anche alle famiglie mononucleari e ai tanti pensionati con redditi bassi».

Per questa ragione Cgil Cisl Uil chiedono di aumentare gli stanziamenti per le famiglie previste nel prossimo assestamento, aggiungendo ulteriori risorse ai 25milioni già stanziati.

«Sarebbe stato anche più giusto - concludono Grosselli, Bezzi e Alotti - ancorare il sostegno alle domande di assegno unico nuove, per una fotografia reale della situazione delle famiglie. Allo stesso tempo sarebbe opportuno chiedere anche l'Isee per evitare la sovrapposizione con il bonus bolletta statale. Resta, ingiusta, infine, la scelta di escludere da questo sostegno tutti i nuclei che non hanno dieci anni di residenza in Italia. E' solo discriminazione».

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