Opere / Dubbi

NOT, vicenda infinita, ora anche i dubbi sulla garanzia assicurativa di Guerrato (fatta in Romania con una società nel frattempo fallita)

La cauzione della ditta dichiarata vincitrice, che vale 2 milioni e 700 mila euro, è in forma di polizza. Ma per la Provincia sarà difficile riscuoterla, e la domanda è: ma nessuno l’ha controllata prima?

TRENTO. C'è anche il retroscena che riguarda le garanzie assicurative, nella vicende del Not. La determinazione con cui il responsabile unico del procedimento, Raffaele De Col, ha bocciato ("non approvazione") il progetto preliminare presentato in gara dal promotore Guerrato spa e ha di fatto azzerato la procedura di gara (con la finanza di progetto) per l'affidamento del contratto di costruzione e gestione, con progettazione definitiva ed esecutiva, nel "Nuovo Ospedale Trentino 2018", ha un risvolto, oltre gli aspetti relativi alla inadeguatezza tecnico-progettuale, che riguarda gli aspetti assicurativi.

La decisione, conseguente alla bocciatura, è quella di «escutere la cauzione provvisoria presentata da Guerrato spa ai fini della partecipazione alla gara in oggetto, di cui al par. 5 del Disciplinare di gara prot. n. 562823 di datea 2 ottobre 2018 (così come aggiornato nella versione prot. n. 78036 di data 5 febbraio 2019), costituita nella forma di polizza assicurativa n. IM 000004828 rilasciata da City Insurance in data 5 aprile 2019 pari ad euro 2.784.780,00».

De Col, nella determinazione, precisa che tale polizza assicurativa è stata «rinnovata, come da richieste formulate dall'Amministazione di estensione della validità dell'offerta, con appositi atti integrativi di variazione di data 3 aprile 2020 e di data 15 ottobre 2020 e successivamente sostituita con polizza assicurativa rilasciata da Lev Insurance Company di data 4 ottobre 2021 di pari importo e, da ultimo, con polizza assicurativa rilasciata da Elba Assicurazioni spa di data 22 ottobre 2021 di pari importo, recante validità ultima fino al 4 ottobre 2022».

Per capire la ragione del valzer di compagnie assicurative, può essere utile l'approfondimento fatto dal mensile Questotrentino in edicola. Vi si legge che «City Insurance ha la sede legale in Romania ed è fallita il 9 febbraio scorso. Ma prima di fallire ne ha combinate di tutti i colori».

In primo luogo perché era finita nel mirino dell'Ivass, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, che nel 2012 «sospese il diritto della City Insurance a lavorare in Italia, proprio per la gestione molto irregolare e per il rifiuto della società di fornire alle autorità italiane le informazioni necessarie al controllo».

Dunque una società rumena con però soci italiani finiti, rivela il mensile, in una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul riciclaggio dei soldi della camorra. La domanda conseguente: «qualcuno in Provincia ha controllato questi elementi?».

Un retroscena, quello assicurativo, che segue quello di Auriga Asset Management di Malta del napoletano Rosario Fiorentino, oggetto di indagine della procura di Trento, che si era resa disponibile a concedere a Guerrato il finanziamento di 139,16 milioni per realizzare il Not.

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