Politica / L’accusa

Zootecnia e agricoltura in crisi, Zeni attacca Fugatti: “Bolzano stanzia sostegni per 15 milioni, la giunta appena quattro”

Il consigliere provinciale del Pd è durissimo: “A fronte dello stanziamento di 6 milioni e mezzo di euro, “bruciati” nella sola notte del concerto di Vasco Rossi, la Provincia ha trovato nell’anno 2021 solo 300mila euro per far fronte ai danni provocati dai grandi carnivori”

ZOOTECNIA Gli allevatori: "Salviamo le stalle con la tassa di soggiorno”
CRISI “Pandemia e guerra, costi alle stelle. Sempre più dura”
ALLEVATORI Festa di primavera, ma il futuro fa paura

TRENTO. Luca Zeni entra a gamba tesa sulla giunta Fugatti. A giudizio del consigliere provinciale del Pd l’esecutivo a trazione leghista non sta facendo nulla per aiutare l’agricoltura e l’allevamento del Trentino a stare a galla in questo momento difficile. 

”Mentre a livello nazionale il tema della produzione agricola sta acquisendo ogni giorno maggiore centralità – spiega Zeni –, nella provincia di Bolzano si stanziano ben 15 milioni di interventi a sostegno delle aziende agricole, a Trento la Giunta sembra capace di trovare solo 4 milioni di euro per affrontare una crisi epocale: si prova insomma ad arginare il mare con uno straccio”.

Prosegue: ”L’arrivo del periodo estivo con la ripresa delle attività agricole sul territorio palesa, anche all’occhio meno attento, la mancanza di una programmazione nella politica agraria, capace di andare oltre alle dichiarazioni di principio, al sostegno formale ed alle promesse ripetute quanto aleatorie.

Manca una minima forma di programmazione in tema di garanzia della tempestiva messa a disposizione di manodopera stagionale, al punto che della questione si deve far carico davanti al Commissario del Governo un’Organizzazione professionale agricola anziché l’Assessore di merito ; manca una scelta politica chiara sul sostegno alla zootecnia ed in genere all’agricoltura di montagna; latita qualsiasi interazione collaborativa con il vicino Alto Adige/Südtirol in tema di politica frutticola. Ciò che più colpisce però è la totale inerzia verso la realtà dell’allevamento e della produzione zootecnica di montagna sulla quale, a parole, la Giunta provinciale ha sempre assicurato “vicinanza” ed attenzione.

L’intero settore sta attraversando forse il periodo più difficile della sua storia recente, per il perdurare di una crisi che la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, stanno acutizzando oltre ogni attesa, con l’aumento dei costi delle mate- rie prime, dell’energia e dell’approvvigionamento dei mangimi”.

E ancora: “Le stalle chiudono, gli allevatori abbandonano, il prezzo del latte crolla, i grandi carnivori diventano in alcuni casi un vero problema e la Provincia assicura, promette, rincuora, esprime consapevolezza e si impegna, mettendo però a bilancio risorse decisamente irrisorie, salvo quelle abbondantissime e fortemente volute per il sostegno all’acquisto dei “carriponte” in una zona della Val di Non. Ma non basta.

A fronte dello stanziamento di 6 milioni e mezzo di euro, “bruciati” nella sola notte del concerto di Vasco Rossi, la provincia ha trovato nell’anno 2021 solo 300.000 euro per far fronte ai danni provocati dai grandi carnivori, ma non ha risparmiato affatto sulle assicurazioni, sulle promesse, sulla solidarietà e sulla rinnovata vicinanza. Non è chiaro cosa se ne faranno gli allevatori costretti a cambiare attività ed a dismettere le loro stalle, ma questo è tutto quello che la Giunta sembra in grado di garantire”.

comments powered by Disqus