L’evento / Il bilancio

Concerto di Vasco: tanti soccorsi ma solo 15 persone in ospedale, quasi tutte già dimesse

Nella maggior parte dei casi i pazienti finiti al pronto soccorso sono stati dimessi rapidamente dopo gli approfondimenti del caso: si è trattato principalmente di malori dovuti a colpi di calore, ansia o intossicazione etilica, oltre a qualche trauma minore

TRENTO. La due giorni dedicata a Vasco ha visto un grande spiegamento di forze sul fronte dell’assistenza sanitaria, con diversi presidi sanitari allestiti all’interno e nelle vicinanze della Trentino Music Arena e anche in città. A fronte di diversi interventi di soccorso, solo 15 persone hanno poi avuto bisogno di cure ospedaliere; la maggior parte dei soccorsi sono stati quindi gestiti nell’area del concerto.

Nella maggior parte dei casi i pazienti finiti al pronto soccorso sono stati dimessi rapidamente dopo gli approfondimenti del caso: si è trattato principalmente di malori dovuti a colpi di calore, ansia o intossicazione etilica, oltre a qualche trauma minore.

Per il concerto di Vasco Rossi 5 presidi di Trentino Emergenza per affrontare ogni necessità

Sono un po’ gli angeli custodi che vigilano e vigileranno sulle oltre 100mila persone accorse a Trento per il concerto di Vasco Rossi. I sanitari di Trentino Emergenza lavorano sul campo con una serie di presidi per affrontare le eventuali emergenze, dai malori da caldo ai casi più gravi.

Il piano sanitario per il concerto prevedeva cinque Posti medici avanzati (quattro nell’area del concerto e uno in città per il deflusso), 112 posti letto in tenda (di cui due di terapia intensiva), 14 ambulanze e 50 squadre di soccorso. In totale sono stati coinvolti circa 400 volontari e 100 operatori Apss (tra medici, infermieri e tecnici). Nei giorni del concerto sono stati rafforzati anche l’attività ordinaria di soccorso e trasporto programmato (con tre ambulanze aggiuntive) e il servizio di continuità assistenziale, con l’attivazione della Guardia medica turistica per i non residenti.

La macchina dei soccorsi, in termini di risorse e organizzazione, si è dimostrata adeguata alle necessità, non solo nell’area dell’evento, ma anche a copertura di tutto il territorio stressato dal massiccio afflusso di persone.

“Tutto è andato per il meglio - spiega Apss - grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato della Provincia e del personale Apss; nell’operatività dei momenti più critici è stata vincente la sinergia con tutte le forze coinvolte coordinate dalla sala operativa della protezione civile”.

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