Sanità / Il caso

Vaiolo delle scimmie, Provincia e Apss: “Contattati dal ministero della Salute, segnaleremo a Roma eventuali casi"

Al momento in Italia ci sono 3 casi di questo tipo di malattia. L'Istituto superiore di sanità (Iss) ha attivato una task force per seguire al meglio l'evoluzione della situazione. Chi è già stato vaccinato contro il vaiolo non dovrebbe correre nessun rischio”

TRENTO. Vaiolo delle scimmie, allertato dal ministero della Salute anche il Trentino-Alto Adige. La conferma arriva da ambienti vicini all’assessorato provinciale alla Salute e all’Azienda Sanitaria: “È vero, da Roma ci hanno contattato per chiederci di segnalare tutti gli eventuali casi di questa malattia che dovessero manifestarci sul nostro territorio”.

E ancora: “Non c’è per adesso nessun tipo di preoccupazione. Al momento in Italia ci sono stati 3 casi, vediamo come evolvono le cose. Anche l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha attivato una task force per seguire al meglio l'evoluzione della situazione. Chi è già stato vaccinato contro il vaiolo non dovrebbe correre nessun rischio”.

Il vaiolo delle scimmie è una malattia che si presenta generalmente con "febbre, mialgia, linfoadenopatia (ghiandole gonfie) e un'eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella". La salute dei pazienti sospetti evolve "favorevolmente" anche se è necessario mantenerli "sotto osservazione" per la possibilità che qualcuno possa aver bisogno di un ricovero, affermano le autorità sanitarie.

In genere la sua trasmissione avviene per via respiratoria, ma, per le caratteristiche dei 23 casi in fase di analisi, il sospetto è che il possibile contagio potrebbe essere avvenuto attraverso il contatto con le mucose durante rapporti sessuali.

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