Provincia / Elezioni 2023

Binelli (Lega) a Fratelli d'Italia: «Fugatti per noi intoccabile, ricandidatura già decisa»

Il parlamentare del Carroccio spiega che nella coalizione ci sarà una nuova lista civica e sulla candidatura dell'assessore Achille Spinelli: "Sarebbe positivo, un valore aggiunto". E replica al partito della Meloni: anche un'eventuale apertura al Patt verrà discussa con gli alleati. Ma Fdl non può dirci con chi non possiamo stare

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. «La coalizione si è già espressa all'unanimità l'anno scorso sulla conferma di Maurizio Fugatti come candidato presidente nel 2023. Se Fratelli d'Italia ora ha cambiato idea lo dica chiaramente».

Il commissario provinciale della Lega, Diego Binelli, è piuttosto sorpreso per le parole di Alessandro Urzì, commissario di Fratelli d'Italia in Trentino, che in un'intervista sull'Adige, ha avvertito la Lega, che su come il centrodestra si presenterà nel 2023 si deve discutere in coalizione e non si può dare nulla per scontato, neanche la ricandidatura di Fugatti (foto); come del resto in Sicilia è stata rimessa in discussione (proprio dalla Lega) la ricandidatura del presidente Nello Musumeci, che è sostenuto da Fratelli d'Italia.

Onorevole Binelli, Fratelli d'Italia si fa sentire in merito alle elezioni provinciali e dice che la ricandidatura del presidente Fugatti va discussa in coalizione assieme a tutto il resto. Voi la davate per scontata?

È vero che Urzì è commissario solo da dicembre, ma come coalizione ci eravamo già trovati e avevamo deciso di risostenere la candidatura del presidente Fugatti all'unanimità. Era una scelta condivisa anche da Fratelli d'Italia.Magari il nuovo commissario Urzì la pensa diversamente.

Lei vuol dire che non è una questione su cui la Lega è disposta a tornare a discutere?

L'uscita di Urzì mi è sembrata legata più a logiche politiche nazionali che trentine e infatti ha citato il caso del presidente siciliano Musumeci. E poi a livello locale loro hanno una posizione che li porta più ad anteporre l'interesse proprio di partito che quello delle coalizioni. Vedo che questo atteggiamento ora è arrivato anche qui e non me ne meraviglio. Ma ripeto, penso sia dovuto più a queste dinamiche nazionali, che alla figura del presidente Fugatti.

Ritiene che questo atteggiamento di Fratelli d'Italia possa creare problemi e fibrillazioni in coalizione?

La Lega è il primo partito del Trentino con il 27% dei consensi, mentre Fratelli d'Italia nel 2018 prese solo l'1,5%. E sono voti veri non i sondaggi di cui parla Urzì, che poi sono quelli nazionali, perché a livello provinciale i rapporti sono un po' diversi. Su Fugatti la coalizione si è già espressa non molti mesi fa, se hanno cambiato idea ce lo dicano, ma comunque per noi il presidente Fugatti è intoccabile.

Fratelli d'Italia lamenta però anche il fatto che il centrodestra non si sta trovando per prepararsi alle elezioni, mentre sull'altro fronte ci sono i movimenti di Pd, Campobase e del Patt. Perché state fermi?

Non so se dall'altra parte si trovino, ma noi non abbiamo la necessità di costruire una coalizione visto che c'è già e abbiamo solo la necessità di aggiustarla in vista delle prossime elezioni. Ci muoveremo dopo l'estate.La coalizione di centrodestra nel 2023 sarà come quella uscente o state valutando nuovi ingressi? Civici o Patt?Si è già discussa e condivisa in coalizione l'apertura ad un'altra lista civica.Si riferisce alla lista a cui sta lavorando l'assessore Achille Spinelli?Per ora parlo di una lista espressione del mondo civico e amministrativo, che raccolga altre sensibilità rispetto alle civiche che già abbiamo, che chiedono di fare parte della coalizione. Ma per parlare di chi ci sarà dentro direi di dare tempo al tempo.

Ma l'assessore alle attività economiche, scelto nel 2018 dal presidente Fugatti come tecnico, si è fatto conoscere ed apprezzare in questi tre anni ed è naturale che stia valutando di scendere in campo alle prossime elezioni. Oltre tutto è un iscritto alla Lega. Lei si augura che sia in corsa?

Se scende in pista per me è positivo. Ma è una decisione che spetta a lui. Per la coalizione la sua presenza sarebbe sicuramente un valore aggiunto.

Fratelli d'Italia, viste le pregiudiziali degli autonomisti nei loro confronti, vi ha ammoniti a non dialogare con il Patt alle loro spalle. La Lega lo sta facendo?

Qualsiasi eventuale nuova entrata o uscita di forze politiche dal centrodestra va decisa a livello di coalizione, come l'allargamento ai civici. Quindi anche una apertura al Patt. Noi parliamo con tutti ma poi decide la coalizione. Poi con chi possa o non possa parlare la Lega certo non lo decide Fratelli d'Italia.

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