Credito / Lotta

Sparkasse acquisisce CiviBank, ma parte l'offensiva legale dei friulani: «Non può farlo»

La banca di Bolzano aveva annunciato di aver raggiunto l’obiettivo «anche con l’adesione di molti soci locali». Ma a Trieeste sono state presentate tre denunce

TRIESTE. Il cda di CiviBank, riunitosi oggi, ha esaminato, ricevuto aggiornamenti e assunto deliberazioni in merito a iniziative relative alle offerte pubbliche di acquisto promosse da Sparkasse "volte ad accertare l'effettivo rispetto della disciplina di legge applicabile all'Offerta da parte non solo di Sparkasse ma anche della Fondazione Sparkasse".

Lo rende noto l'istituto friulano. Il 25 aprile, spiega CiviBank, è stato depositato un ricorso al Tribunale dell'Unione Europea per ottenere l'annullamento della decisione della Banca Centrale Europea del 23 marzo, "volta ad autorizzare, in via diretta, Sparkasse e, in via indiretta, in quanto soggetto controllante Sparkasse, la Fondazione Sparkasse, all'acquisizione di una partecipazione qualificata superiore al 10% e alla successiva acquisizione di una partecipazione di controllo di CiviBank".

Il Cda di CiviBank ha inoltre deliberato di assumere una seconda iniziativa di tutela dinanzi alla giurisdizione amministrativa. "Tale iniziativa, in corso di proposizione - si legge nella nota - è volta a ottenere l'annullamento e la concessione di misure cautelari in relazione al provvedimento di pertinenza dell'autorità di vigilanza sulle fondazioni bancarie, inficiato dalla violazione del divieto di acquisizioni extra-regionali".

Era stata la banca bolzanina, il giorno prima, ad annunciare la «vittoria». Ad otto giorni dal termine del periodo per aderire all’offerta pubblica di acquisto, Sparkasse ha infatti raggiunto il suo obiettivo. Martedì  la banca altoatesina ha comunicato di aver raggiunto il 46,33 per cento di azioni di CiviBank. Nello specifico, Sparkasse ha ottenuto l’adesione alla sua proposta da parte di 1.845 soci storici che detengono il 29,24 per cento del capitale della banca friulana. Se a questo pacchetto si aggiunge il 17,09 per cento già detenute da Sparkasse, gli altoatesini hanno superato il 45 per cento del capitale sociale di CiviBank, che rappresentava l’obiettivo minimo dichiarato come non rinunciabile ai fini dell’efficacia dell’offerta sulle azioni.

«Ciò - spiegano da Bolzano - rappresenta un importante risultato per il successo dell’Opa». Ed è chiaro che adesso si punta a superare il traguardo del 50 per cento.

Dal lancio dell’Opa - spiega Sparkasse - sono state portate in adesione 7.736.427 azioni da parte di 1.845 azionisti. A fronte di un numero di soci CiviBank pari a circa 14.000, la percentuale degli azionisti che hanno aderito all’offerta ammonta a circa il 13,18 per cento «a conferma dell’importante e crescente interesse per l’offerta espresso anche da parte degli azionisti storici CiviBank».

Una precisazione per rispondere alla nota dell’attuale presidente dell’Istituto di Cevedale Michela Del Piero che spiegava come l’operazione andasse contro i piccoli soci locali. «Negli ultimi giorni - continua la nota di Sparkasse - si è assistito ad un’importante accelerazione delle adesioni e grazie all’estensione dell’orario per recarsi in banca, ed all’apertura straordinaria di alcune filiali CiviBank nella giornata di sabato scorso, gli azionisti CiviBank hanno potuto completare le operazioni di adesione e di partecipazione alle assemblee degli azionisti e dei titolari dei warrant».

Il termine per l’adesione all’Opa scadrà venerdì prossimo 6 maggio. «A differenza di quanto comunicato da CiviBank qualche giorno fa ad una agenzia di stampa - prosegue Sparkasse -, sulla base dei dati ufficiali delle adesioni alle offerte la progressione nel numero di azionisti CiviBank che hanno aderito passando da una media di circa 62 al giorno nei primi tre giorni di mercato aperto del periodo di adesione alla media di 301 al giorno negli ultimi tre giorni di mercato aperto, testimonia in modo evidente che sempre di più le proposte formulate da Sparkasse vengono considerate positivamente anche da parte degli azionisti storici CiviBank.

Il presidente di Sparkasse Gerhard Brandstätter aggiunge: « Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo che conferma una risposta chiara da parte di una grande percentuale di azionisti che ha evidentemente considerato la nostra proposta convincente. Durante gli incontri della scorsa settimana a Moimacco e ad Udine si sono gettate le basi per far comprendere al territorio la positività dell’operazione promossa dalla nostra banca. Il prossimo obiettivo potrà essere il successo in assemblea grazie alla presentazione di una lista che potrà dare un importante rinnovamento alla gestione di CiviBank».

Dal canto suo, Nicola Calabrò, amministratore delegato e direttore generale della Cassa di risparmio bolzanina, ritiene che «nei prossimi giorni ci sarà un’ulteriore evoluzione crescente nelle adesioni da parte degli azionisti storici e siamo convinti che a breve, ed entro la chiusura dell’Opa, si supererà, insieme alle azioni CiviBank già detenute da Sparkasse, il livello del 50 per cento. Durante gli incontri in Friuli abbiamo inoltre riscontrato un grande gradimento verso la lista promossa da Sparkasse per l’assemblea convocata anche per il rinnovo dei vertici e puntiamo anche in questo caso a realizzare questo obiettivo. Ci stiamo già preparando per gestire nel migliore dei modi, a Opa conclusa, la fase di integrazione in modo da assicurare al più presto un ritorno alla normalità che faccia superare le tensioni e l’incertezza creata presso gli azionisti, i dipendenti ed i clienti».

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