Salute / Il caso

La denuncia: «Mio marito è morto da mesi, l'Azienda Sanitaria continua a mandargli la convocazione del vaccino»

Flavia Andreatta, vedova del professor Bari: «Ho fatto presente la cosa per tre volte, mi dicono che “è colpa del computer”. E adesso mi arriva anche l’avviso della quarta dose per lui»

TRENTO. Una vicenda triste e disumana: quella di una vedova che continua ad essere «perseguitata» dalle convocazioni per le dosi di vaccino, a carico del marito che però è deceduto da mesi. E l’Aazienda Sanitaria, alla quale si è rivolta, dice che «colpa del computer».

Succede a Trento alla professoressa Flavia Andreatta, ex dirigente scolastico, vedova di Paolo Bari, il compianto professore venuto a mancare per un tumore.

Quello che accade ce lo spiega lei stessa: «sebbene mio marito, Paolo Bari, sia deceduto il 26 novembre 2021 (e dieci giorni prima avesse fatto la dose booster) ricevo tre volte sul suo cellulare (il 30 novembre, il 5 dicembre e il 1° marzo) dall’Apps l’invito a farla.

Faccio notare che il green pass è prontamente pervenuto.

Ho protestato per ben tre volte e mi è sempre stato cortesemente risposto che sono dispiaciuti, ma che è un problema di computer».

E’ cambiato qualcosa dopo le sue segnalazioni? «Ieri giunge il quarto messaggio, stavolta per la seconda dose booster. Protesterò nuovamente, ma trovo gravissima la scarsa sensibilità da parte dell’Azienda sanitaria» dice la professoressa.

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