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La Valdastico si farà: respinte le mozioni delle minoranze, il Consiglio provinciale approva la Variante del Pup

Maggioranza compatta, accolte in parte le risoluzioni di Coppola e Cia, ma sull’autostrada con uscita a Rovereto non si discute: avanti come promesso

TRENTO. Respingendo quattro risoluzioni presentate dalle minoranze e approvandone due - di Coppola (Europa Verde) e Cia (Fratelli d'Italia) - dopo aver concordato un nuovo testo, il Consiglio provinciale di Trento ha concluso la discussione dedicata al documento preliminare all'adozione di una Variante al Pup che prefigura un corridoio est con un possibile sbocco a Rovereto sud dell'autostrada della Valdastico. Fortemente voluto dalla giunta Fugatti.

L'assemblea legislativa, pur respingendo la premessa della risoluzione promossa da Lucia Coppola (Europa Verde) ha approvato il dispositivo completamente riformulato d'intesa con il presidente Fugatti, che impegna la Giunta a valutare la realizzabilità di opere ferroviarie prioritariamente importanti per gli accessi ai territori limitrofi e per le connessioni interne intervallive del Trentino, tra le quali il collegamento ferroviario tra l'asse Verona-Brennero e il lago di Garda, la ferrovia dell'Avisio e il potenziamento della linea della Valsugana.

Il Consiglio ha respinto con 19 no e 9 voti a favore anche la risoluzione proposta di Sara Ferrari (Pd) e illustrata dal collega Olivi, che voleva impegnare la Giunta a revocare la variante al Pup e ad adoperarsi sul piano nazionale per il definitivo abbandono del progetto Valdastico per investire invece risorse nel trasporto su rotaia in accordo con la Regione Veneto.

L'aula ha respinto con 20 no e 8 voti a favore anche la risoluzione di Alessio Manica impegnava la Giunta a revocare la proposta di variante al Piano Urbanistico Provinciale e la risoluzione proposta da Michele Dallapiccola del Patt, respinta con 21 no, 4 sì e 4 voti di astensione, che mirava a impegnare la Giunta provinciale a sospendere ogni valutazione in merito all'ipotesi di sbocco del prolungamento della A31 in Vallagarina e a riattivare il percorso di valutazione sociale ed economica per l'alternativa progettuale con sbocco a Trento Sud.

"Quella parte di politica in Trentino che oggi ci critica è la stessa che nelle legislature passate, quando era al governo, ha preferito adottare, sul fronte infrastrutturale del nostro territorio, un atteggiamento inconcludente. Lo dimostra l'immobilismo che è seguito ai rifiuti di tutte quelle proposte che a livello infrastrutturale andrebbero a migliorare il Trentino e i suoi collegamenti. Aggiungo che la Lega è sulla stessa linea politica sia in Veneto che in Trentino, non posso invece dire lo stesso di altri partiti: il parlamentare Filippo Crimì, veneto e appartenente al Partito Democratico, ha dichiarato più volte di essere d'accordo al completamento della Valdastico ed ha inoltre ringraziato in più occasioni il supporto del sì a quest'opera da parte dell'ormai ex ministro Graziano Delrio, anch'egli del Pd. In Trentino invece la linea politica di questo partito sembra essere agli antipodi, in quanto i loro colleghi si oppongono in maniera inconciliabile a questo completamento. Anche il millantato referendum del 2015 da parte del Movimento 5 stelle circa la contrarietà o meno dei cittadini alla Valdastico non ha mai avuto luogo perché, di fatto, la maggior parte dei cittadini sarebbe stata favorevole. Personalmente ne deduco che l'opposizione, nel dire di no a quest'opera, sia motivata più da ideologie politiche piuttosto che da motivazioni concrete e oggettive. Infine, ci tengo a sottolineare che la volontà della Lega è quella di portare avanti un'opera attesa da cinquant'anni". Lo afferma in una nota il consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino, Denis Paoli. 

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