Donne / L’editoriale

Femminicidi: no, il silenzio non è la risposta a un'emergenza che non risparmia il Trentino

L’intervento di Luisa Maria Patruno: “Parlare di questo femminicidio, come di un «mistero insondabile che richiede solamente silenzio», per citare le parole del parroco Albino Dell'Eva nella sua omelia, è come negare che si possa fare qualcosa per cambiare le cose”

di Luisa Maria Patruno

Femminicidi in Trentino una lunga scia di sangue che non riusciamo a fermare

Viviana Micheluzzi negli ultimi giorni aveva paura. Aveva paura del marito Mauro Moser, dal quale aveva deciso di separarsi. Lo aveva rivelato al suo avvocato, prima che Mauro la inseguisse sparandole alle spalle e uccidendola con un colpo alla nuca, con una pistola appena comprata a questo scopo. 

 

E forse Viviana non lo aveva detto solo all'avvocato.Il femminicidio dell'imprenditrice della Val di Fiemme è talmente agghiacciante, ma anche così uguale nella dinamica a tanti altri, da lasciare sgomenti per la frequenza e la facilità con cui, con questo stesso schema, nel nostro Paese e anche in Trentino, gli uomini uccidono le donne.

Ma lascia ancora più sgomenti quell'invito al silenzio, che ne è seguito, nella comunità travolta da questa duplice tragedia - visto che dopo aver ucciso, Mauro Moser si è tolto la vita - quasi a voler rimuovere l'accaduto in una sorta di autoassoluzione collettiva di fronte a ciò che è troppo pesante da sopportare.

Se è comprensibile la scelta dei figli della coppia di riunire i genitori per un'ultima volta, senza distinzione tra vittima e carnefice, in un funerale congiunto, tanto grande è il dolore e l'amore che certamente li univa a entrambi, non si può non rilevare con preoccupazione come siano mancate parole nette di condanna del femminicidio e di impegno, a cominciare da sindaco e parroco di Castello Molina di Fiemme, chiamati per il loro ruolo più di altri a un messaggio di responsabilità perché fatti come questi non si ripetano.

Parlare di questo femminicidio, come di un «mistero insondabile che richiede solamente silenzio», per citare le parole del parroco Albino Dell'Eva nella sua omelia, è come negare che si possa fare qualcosa per cambiare le cose, come se non esistesse un problema culturale profondo nella nostra società, nelle relazioni tra uomini e donne, per cui spesso i primi non accettano che nella coppia la moglie possa essere più brillante e avere più successo dell'uomo e magari addirittura possa decidere di lasciare il marito.

Finché la reazione a queste tragedie nelle nostre comunità sarà il silenzio, perché il fatto accaduto è un «mistero insondabile», e ci si preoccupa soprattutto di dimenticare al più presto, per poter andare avanti, altre donne, purtroppo, continueranno a essere uccise per mano di uomini cresciuti nella convinzione che amare una donna voglia dire diventare padroni della sua vita. E altre bare bianche verranno interrate. Fianco a fianco

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