Congresso del Patt, Luigi Panizza contro “le politiche discriminatorie e razziste della giunta Fugatti”
Il presidente onorario del partito, che tra pochi giorni compierà 85 anni, e che si è rivolto alla affollata platea di autonomisti ha criticato l’esecutivo per le politiche in materia di solidarietà internazionale e accoglienza dei migranti
TRENTO. L’applauso più caloroso e intenso il congresso del Patt lo ha riservato per il presidente onorario Luigi Panizza, che tra pochi giorni compierà 85 anni, e che si è rivolto alla affollata platea di autonomisti, per la prima volta riuniti in presenza dall’inizio della pandemia, con una dura condanna delle politiche della giunta Fugatti in materia di solidarietà internazionale e accoglienza dei migranti.
Luigi Panizza è stato salutato al termine del suo forte intervento con una standing ovation di molti delegati, a marcare una distanza sostanziale del Patt dalla Lega.
«Bene ha fatto il nostro partito - ha rimarcato il presidente onorario - assieme ad altre forze politiche a dire no alle proposte discriminato- rie della maggioranza. Deve essere chiaro che certe scelte razziste sono inaccettabili per il Partito autonomista e per i valori della solidarietà che non sono negoziabili».
Secondo Luigi Panizza sul problema dei migranti è stato fatto un «pessimo uso dell’autonomia». La linea politica del Patt - ha raccomandato Panizza - che da anni si occupa di una associazione che cura progetti di cooperazione internazionale in Africa - deve essere invece quella della solidarietà e dell’inclusione.
E ha concluso: «Il nostro deve essere un partito che parla prima che alla pancia alla mente e al cuore. L’autonomia utilizziamola per distinguerci in meglio e non omologarci al peggio».