Politica / La mossa

Val dei Mocheni, i sindaci uniti per un candidato "forte" alle provinciali

Palù, Sant’Orsola, Fierozzo, Frassilongo e Vignola Falesina, un «patto» per contare, serve un altro «Milordo» per avere peso nel Consiglio Provinciale

di Luigi Oss Papot

VALLE DEI MOCHENI. La prima forte presa di posizione in vista delle elezioni provinciali 2023 arriva dalla Valle dei Mocheni. I sindaci Franco Moar (Palù del Fersina), Andrea Fontanari (Sant'Orsola Terme), Lorenzo Moltrer (Fierozzo), Luca Puecher (Frassilongo) e Mirko Gadler (Vignola Falesina) hanno deciso di scendere in campo per appoggiare una candidatura in Provincia, in rappresentanza di tutta la valle.

Non è ancora chiaro se questa mossa comporti la creazione di una lista specifica che appoggerà un candidato presidente o se invece l'unità della valle si esplicherà in una lista che si apparenterà a uno schieramento già formato: quello che è certo è che i cinque sindaci, a tutela della peculiarità della Valle dei Mocheni, si presentano uniti e concordi per non sciupare la forte intesa territoriale locale che si è venuta a creare dalle elezioni amministrative del settembre 2020.

«Uno per tutti e tutti per uno» è il motto di questo "patto a 5": «Non è la riedizione dei Tre moschettieri in versione mochena - specifica il comunicato che annuncia l'unione - ma è l'impegno preso dai sindaci per arrivare ad individuare un candidato unico che rappresenti il territorio alle prossime elezioni provinciali. Perché è ormai evidente che solo uniti si vince. Invece di rivalità e gelosie che contraddistinguono altri territori, ha prevalso la capacità di comprendere che era possibile ottenere i migliori risultati solo lavorando tutti insieme per i medesimi obiettivi».

Nel 2018, alle elezioni provinciali, la Valle dei Mocheni si presentò frammentata: ogni sindaco (tutti diversi da quelli attualmente in carica) appoggiava all'epoca un'idea o uno schieramento differente. Il risultato fu che un'unica candidata, nelle file del Patt, ottenne solo 318 voti (e solo poco più di una sessantina nella stessa valle).

Tutt'altro risultato rispetto al compianto Diego Moltrer "Milordo", capace nel 2013 di raccogliere quasi mille voti (fu uno dei più votati in tutta la Provincia).Probabilmente memori di questo "patrimonio" mocheno ed ora forti di un'unione di forze e di intenti che già si è esplicata a più riprese sul territorio, i 5 sindaci si presentano sul panorama politico provinciale: un panorama che, va sottolineato, è ancora tutto da costruire.

«La reciproca conoscenza - prosegue il comunicato - permette di operare con rapidità, con maggiore efficienza. A tutti i comuni sono chiari gli obiettivi da raggiungere, i passi da compiere, le associazioni da sostenere, le iniziative da valorizzare. Ed è stato possibile confrontarsi nel migliore dei modi con le vallate confinanti, con i comuni del Pinetano e della Valsugana. Ma, soprattutto, la valle dei Mocheni ha avuto maggior forza per perseguire gli obiettivi di sviluppo, grazie anche al sostegno della Provincia autonoma di Trento (da ricordare, oltre a finanziamenti mirati, anche il successo della candidatura di Palù al bando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che poi coinvolgerà tutta la valle, ndr). Forti di questi successi, i comuni della valle e di Vignola Falesina hanno dunque deciso di puntare su una candidatura in Provincia che esprima la peculiarità del territorio e che tuteli questa peculiarità dai banchi del Consiglio. Non solo un nome condiviso, ma anche gli obiettivi: tutela del bene comune, salvaguardia del territorio, sviluppo non in solitaria ma in collaborazione con le altre realtà valligiane confinanti».

Una mossa dunque per far sì che «sui banchi della Provincia non sieda un rappresentante isolato di un territorio bensì un politico che difenda la valle collaborando con gli altri rappresentanti».

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