Pandemia / Le regole

Ultimo giorno di stato di emergenza: ecco le novità da domani e le prossime tappe verso la normalità

Dal primo aprile si riduce l'obbligo di green pass, isolamento solo per i positivi, il telelavoro può proseguire. La certificazione verde non servirà più per il trasporto pubblico e per entrare negli uffici, nei negozi, in banca e altri locali (ristoranti esclusi) ma rimarrà l'obbligo di mascherina. In Alto Adige un'ordinanza ad hoc con alcune prescrizioni rafforzate

TRENTO. Oggi, dopo oltre due anni, ultimo giorno dello stato di emergenza proclamato dal governo Conte il 31 gennaio 2020 per la pandemia.

Da domani, primo aprile, entreranno in vigore le nuove norme, che prevedono il venir meno dell'obbligo di green pass in vari luoghi, tra cui negozi, uffici pubblici, bus e metro, dove continuerà però ad essere obbligatoria la mascherina.

Fra le novità, quella per i prof non vaccinati sospesi: da domani potranno tornare a scuola, ma enza andare in classe e insegnare. Resta infatti l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico fino al 15 giugno, ma con la fine dello stato di emergenza il personale docente ed educativo non vaccinato sarà utilizzato in attività di supporto all'istituzione scolastica.

A fronte dell'andamento ancora preoccupante della pandemia, restano in vigore in ogni caso varie misure di prevenzione.

In Alto Adige, diversamente dal Trentino, il rpesidente della Provincia, Kompatscher, ha emanato un'ordinanza ad hoc riguardante le regole in vigore da domani, con qualche aggiustamento rispetto alle norme nazionali (si veda in fondo mall'articolo).

Dal 1° aprile la svolta per il green pass: ecco cosa cambia

Sarà per tutti, e soprattutto per chi non è vaccinato, una piccola rivoluzione. Dal 1° aprile cambiano in maniera significativa le regole sulle restrizioni anti Covid e sull’obbligo del green pass, anche per i trasporti pubblici.

Ecco dunque il calendario nazionale, con le varie tappe per il superamento delle misure di contrasto alla pandemia.

1°  APRILE - Dopo oltre due anni l'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid, di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto ci sarà una unità operativa ad hoc, "per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia", operativa fino al 31 dicembre. Tramonta anche il sistema dei colori, ma il monitoraggio proseguirà.

Non sarà più necessario avere almeno il green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.

Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, servirà il pass base.

Stop al certificato anche sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l'obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile.

Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi - dove per accedere sarà richiesto il green pass base - sarà possibile occupare il 100% dei posti.

Chi è entrato in contatto con un caso positivo al covid, anche se non vaccinato, non dovrà più osservare la quarantena.

Resterà infatti in isolamento solo chi ha contratto il virus (fino a tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vacciati), mentre per gli altri vale il regime dell'autosorveglianza per 10 giorni: potranno uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina Ffp2.

Previsto il test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto.

La cessazione del regime di isolamento per i positivi, precisa il provvedimento, "consegue all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV-2, effettuato anche presso centri privati a ciò abilitati. In quest'ultimo caso, la trasmissione, con modalità anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto, con esito negativo, determina la cessazione del regime dell'isolamento".

Cambiano le regole anche a scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). I ragazzi potranno tornare in gita. E i prof non vaccinati potranno andare a scuola, ma non insegnare.

1° MAGGIO - Termina l'obbligo del green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Via anche l'obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto.

15 GIUGNO - Decadono gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell'amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Queste categorie sono già tornate al lavoro dal 25 marzo (giorno dell'entrata in vigore del decreto) con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. L'obbligo di vaccino resterà in vigore oltre questa data soltanto per il personale sanitario e Rsa.

30 GIUGNO - È il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza nell'ambito privato. Fino a quella data ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto 'lavoro agile' nel settore privato senza l'accordo individuale tra datore e lavoratore.

31 DICEMBRE - È l'ultima scadenza del calendario. Fino ad allora resterà in vigore l'obbligo di vaccino per il personale sanitario e delle rsa. E le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il super green pass.

Come detto, a Bolzano un'ordinanza prevede un recepimento e un adattamento più stringente delel nuove regole.

L'obiettivo, spiega la Provincia,  è ritornare quanto più possibile a una situazione di normalità, contenendo al contempo la diffusione della pandemia da Coronavirus.

Dal 1° al 30 aprile si applicheranno le seguenti misure restrittive alleggerite.

Sarà ancora obbligatorio, per esempio, l'uso della mascherina nei luoghi al chiuso, nella attività sportive, nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati.

La mascherina Ffp2 dovrà essere indossata ancora su tutti i mezzi di trasporto pubblico, nelle funivie e cabinovie e anche agli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all'esterno in sale teatrali, sale da concerto, cinema e locali di intrattenimento, nonché per gli eventi e le competizioni sportive.

Anche a scuola la mascherina rimane obbligatoria a partire da 6 anni di età.

Nei settori lavorativi pubblico e privato permane l'obbligo di certificazione verde semplice che comprova l'avvenuta vaccinazione, la guarigione o l'effettuazione di un test con esito negativo.

La certificazione 3G (vaccinazione o guarigione) è obbligatoria per l'utilizzo dei mezzi pubblici e nei bar es ristoranti al banco o al tavolo.

La certificazione 2G deve essere esibita nelle piscine, nelle palestre, durante gli sport di squadra e di contatto; nei centri benessere ecc.

Chiunque risulti positivo al coronavirus non può lasciare la propria abitazione o dimora fino all'accertamento della guarigione.

A seconda dello stato vaccinale l'isolamento termina 7 o 10 giorni dopo la positività in presenza di un test negativo.

Le persone che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi devono applicare il regime dell'autosorveglianza, si legge infine nella nota della Provincia.

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