Infanzia / Il confronto

Scuole dell’infanzia aperte a luglio: Bisesti tira dritto, i sindacati perdono la pazienza

La Giunta va avanti da sola. Le categorie sindacali: “Nessun confronto sull’apertura straordinaria di luglio. E restano irrisolti i nodi che affliggono il settore, dalle graduatorie insufficienti alle retribuzioni estive”

CRITICI "Non è una buona idea"
PROTESTA Le maestre contrarie
ASSESSORE Vicini alle famiglie

TRENTO. “Sulla scuola dell’infanzia la Giunta tira dritto. E la disponibilità al confronto resta niente più che un’affermazione di principio”. C’è amarezza in UilFlc Cgil, Cisl Scuola e Satos al termine dell’incontro di ieri pomeriggio con l’assessore Bisesti e i vertici del Dipartimento Istruzione, i dirigenti Ceccato e Degasperi.

Un confronto inseguito e sollecitato da settimane dalle organizzazioni sindacali, che è arrivato solo oggi dopo che venerdì l’Esecutivo ha deliberato la nuova organizzazione del personale, ferie comprese, per l’apertura estiva di luglio.

“Ci convocano a cose fatte – sottolineano Bianca Francesconi, Candida Berlanda ed Ennio Montefusco -, e per di più semplicemente per farci prendere atto di quanto deciso sulle ferie del personale insegnante che lavorerà a giugno e luglio e ignorando per l’ennesima volta le esigenze di tutte le altre figure, cuochi e personale d’appoggio che non vengono nemmeno presi in considerazione. In ogni caso, dal nostro punto di vista le questioni sul tavolo sono diverse e da tempo chiediamo di confrontarci senza ottenere alcuna disponibilità”.

“Se ci fossimo confrontati prima si poteva sicuramente trovare un equilibrio tra esigenze dell’amministrazione e delle lavoratrici. Purtroppo assessore e dipartimento hanno preferito agire da soli”. Quel che preoccupa i sindacati è anche un’altra questione.

“Il prolungamento estivo catalizza da oltre un anno tutta la discussione sulla scuola dell’infanzia – fanno notare -, ma i temi urgenti da affrontare sono molti di più e l’Esecutivo sembra ignorarlo. A settembre ci si dovrà così confrontare nuovamente con graduatorie insufficienti e con le difficoltà di individuare professionisti qualificati per sostituire il personale assente. Non ha trovato nessuna risposta nemmeno la richiesta di prevedere retribuzioni estive per il personale supplente come avviene nella scuola primaria”.

“Questa equiparazione renderebbe più attraente il lavoro nella scuola dell’infanzia, risolvendo almeno in parte il problema del personale. Continuare a ripetere che il numero delle classi è in calo quindi il problema personale verrà risolto è non vedere la situazione nella sua interezza ignorando che nelle classi aumentano le situazioni di complessità dei bambini e delle bambine”.

 

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