Guerra / La solidarietà

Aurelio Pontalti, da Povo a Leopoli: "Ecco come resisto qui a novant'anni"

Lo storico portalettere del sobborgo collinare, "l'Elio Postin" da anni ha un amore anche per l'Ucraina e si impegna in generosi atti di solidarietà per una popolazione ora colpita dalla tragedia della guerra. In febbraio per stare con la famiglia che negli anni precedenti aveva "adottato" a Povo

RUSSIA Quello che non sapete di Putin
SCHEDA Quello che non sapete di Zelensky

di Paolo Giacomoni

TRENTO. Aurelio Pontalti per tutti "l'Elio Postin" novant'anni suonati è un personaggio molto conosciuto a Povo e non solo. Oltre ad essere stato per quarant'anni (dal 1950 al 1990), lui e il suo mitico Galletto, il portalettere storico del sobborgo, ha fatto parte in diversi ruoli a molte delle associazioni locali: Vigili del fuoco, Cacciatori, Sat, GS Marzola, Oratorio; volontario della Croce Rossa.

  • ETA' E FAMIGLIA - Volodymir Zelensky ha 44 anni (è nato il 25 gennaio 1978 a Kryvyj Rih, città ucraina di 664 mila abitanti) ed è sposato dal 2003 con Olena Kijasko, architetta e autrice televisiva. La coppia ha due figli: Oleksandra, nata nel 2004, e Kyrylo, nato nel 2013
  • I GENITORI - I suoi genitori sono ebrei e tre suoi parenti furono vittime della Shoah. Il padre Oleksandr è un professore che dirige un dipartimento accademico di cibernetica e hardware informatico presso il Kryvyi Rih Institute of Economics; la madre, Rymma Zelens'ka, lavorava come ingegnere. La famiglia ha vissuto per quattro anni in Mongolia nella città di Erdenet, dove lavorava il padre
  • GLI STUDI - Zelensky si è laureato in giurisprudenza all'Università Economica Nazionale di Kiev nel 2000, ma non ha mai esercitato la professione legale
  • LA CARRIERA DA COMICO - Prima di diventare il presidente ucraino, Zelensky era un notissimo attore ucraino, sia comico che drammatico. Nel 1997 fondò la compagnia Kvartal 95, diventandone poi nel 2003 il direttore artistico. Nel 2006 partecipò e vinse l'edizione ucraina di "Ballando con le stelle"
  • L'ORSO PADDINGTON - Tra le sue attività artistiche c'è anche quella di doppiatore: la sua performance più famosa è quella di aver dato la voce allorso Paddington nella versione ucraina del film
  • LA SERIE TV IN CUI INTERPRETA IL PRESIDENTE - La svolta artistica e anche politica avviene nel 2015, quando Zelensky interpreta il ruolo di un insegnante diventato presidente ucraino nella serie "Servitore del popolo" in cui recita la parte del capo di Stato onesto che riesce a superare gli avversari politici corrotti
  • IL PARTITO OMONIMO - Sulla scia del successo della serie tv, nel marzo 2018 nasce il partito omonimo "Servitore del popolo" creato proprio dalla compagnia Kvartal 95. In pochi mesi il Zelensky-attore diventa il candidato favorito alle presidenziali, sconfiggendo al ballottaggio il 21 aprile 2019 il presidente in carica, Petro Poroshenko
  • IL MISTERO DELLA VILLA ITALIANA - Tra i misteri legati alla sua situazione finanziaria, c'è anche una villa a Forte dei Marmi che sarebbe stata acquistata per 3,8 milioni di euro da una società che fa capo al presidente ucraino. Ma in veste ufficiale nessuno l'ha mai visto in Versilia
  • LO STIPENDIO DA PRESIDENTE - Come presidente dell'Ucraina Volodymir Zelensky incassa uno stipendio annuo di 324.808 grivnia ucraine, corrispondenti a poco più di 10.000 euro. Lo stipendio medio in Ucraina, calcolato in euro, è di 170 euro
  • LA SERIE TV IN ITALIA - Il conflitto ucraino ha riportato agli onori delle cronache anche la serie "Servitore del popolo". tanto che nei giorni scorsi i diritti per la versione italiana se li è aggiudicati La7. Probabile che anche Netflix, che detiene i diritti internazionali, trasmetterà in streaming la serie
  • LA SUA VERSIONE "LEGO" - Tra le varie iniziative per raccogliere fondi per la popolazione ucraina, c'è quella di Citizen Brick che ha messo in vendita lo Zelensky di Lego a 100 dollari, in versione limitata. Tutti i Lego sono stati venduti, raccogliendo 16.500 dollari

Dalla fiction alla villa in Versilia, quello che (forse) non sapete di Zelensky

Sapevate che Volodymir Zelensky aveva vinto l'edizione ucraina di "Ballando con le stelle"? Dalla villa in Versilia all'orso Paddington, ecco quello che (forse) non sapete sul premier ucraino

Nello sport è stato uno dei fondatori (nel 1947) dell'Us Aurora (ciclismo) e nello sci nordico è uno dei pionieri organizzativi della Marcialonga e inventore (nel 1985) della Minimarcialonga guadagnandosi la "Stella di bronzo" del Coni per meriti sportivi. Un personaggio vulcanico, chiacchierone impenitente, con i suoi ricordi lucidi e un po' enfatizzati, rappresenta senza dubbio una delle "memorie storiche" di Povo.

Negli ultimi anni all'amore per la "sua" Povo ha aggiunto una passione per l'Ucraina diventata nel tempo di fatto il suo Paese d'adozione. La svolta risale al 2006 con la scomparsa improvvisa della moglie Francesca, (ostetrica "levatrice" che ha aiutato a nascere decine di generazioni "poère"). Solo e senza figli, Elio decide di "adottare" una famiglia ucraina residente a Povo: Julya, Vlady e il loro figlio Andrea. Vlady lavorava in una pizzeria del sobborgo mentre Julya si occupa delle faccende domestiche del Pontalti e il figlio Andrea studente che, raggiunta la maggiore età, trova anche lui occupazione in un locale di Povo.

Da allora per Elio è un continuo via-vai da Povo a Ternopol, una cittadina ad un centinaio di chilometri da Leopoli vicino al confine polacco, luogo di origine della sua nuova famiglia.

  • LA PASSIONE PER GLI OROLOGI - La passione per gli orologi di lusso di Vladimir Putin non è certo un segreto: basta scorrere le foto ufficiali negli anni per vedere numerosi modelli pregiati al suo polso. Da un Patek Philippe da 48 mila dollari a un A.Lange & Sohne da 400 mila, secondo il partito di opposizione Solidarnost solo sommando gli orologi visti nelle sue apparizioni pubbliche il valore della sua collezione è di oltre mezzo milione di euro
  • LE LUNGHE ATTESE - Sono numerosi i leader mondiali rimasti ore al Cremlino prima di incontrare Putin: farli attendere è spesso una delle sue strategie. Successe con papa Francesco (80 minuti), con John Kerry (3 ore), con Angela Merkel (2 ore e mezza)
  • LA VITA PRIVATA ATTUALE - Poco si sa ufficialmente sulla sua vita privata del post divorzio, ma in molti sostengono che la sua nuova compagna sia l'ex ginnasta olimpica Alyna Kabaeva, trent'anni più giovane di lui, con cui avrebbe avuto quattro figli. "Amo e sono ricambiato", è quanto dichiarato da Putin sulla sua attuale situazione sentimentale.
  • IL SUPER YACHT PERSONALE - Il mega yacht Scheherazade, dal valore di 700 milioni di dollari e ancorato nel porto di Marina di Carrara sarebbe di Putin, secondo informazioni raccolte dall'intelligence americana, attraverso una serie di società di comodo
  • IL SEGRETO SULLA SUA RICCHEZZA - Ma quanti soldi ha Vladimir Putin? Gli analisti stimano che la sua ricchezza personale ammonti a 200 miliardi di dollari, secondo quanto riferito al Senato americano durante un'audizione
  • L'AMORE PER I CANI - Sono almeno sette i cani che hanno vissuto nella casa di Vladimir Putin, che in più occasioni ha ricordato il suo amore per gli animali. I loro nomi: Paša, Vernyj, Buffy, Yumé, Connie, Tosja e Rodeo.
  • IL REDDITO UFFICIALE - La dichiarazione finanziaria pubblicata dal Cremlino per l'anno 2020 di Vladimir Putin è di 140.000 dollari. In questa dichiarazione Putin sostiene di avere tre auto di proprietà, una roulotte, un appartamento di 800 metri quadrati con un garage e un appartamento da 1600 metri quadrati con due posti auto
  • LE FIGLIE - Putin ha due figlie ufficiali nate dal matrimonio con Lyudmila Shkrebneva: Maria (1985) endocrinologa ed Ekaterina (1986) esperta in neuroscienze
  • L'EX MOGLIE - Vladimir Putin si è sposato nel 1983 con Lyudmila Shkrebneva, ex hostess dell’Aeroflot. Per anni sostiene di non aver saputo che il marito era un agente dei servizi segreti russi. I due annunciarono il divorzio nel 2013
  • IL MISTERO DELLE ORIGINI ITALIANE - Più volte, nel corso degli anni, sono scattate ricerche per verificare l'eventuale lontana origine italiana di Vladimir Putin, più precisamente da Costabissara. nel vicentino dove risiedono almeno una cinquantina di famiglie che di cognome fanno per l'appunto Putin
  • I GENITORI - Vladimir Putin è nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo. Il padre Vladimir Spiridonovic Putin era un sommergibilista e poi operaio in unafabbrica di treni. La madre, Marijai Ivanovna Šelomova, era un'operaia

Gli orologi, lo yacht, il mistero delle origini vicentine: tutto quello che (forse) non sapete di Vladimir Putin

Dallo yacht di lusso al patrimonio personale stimato in 200 miliardi di dollari, dal mistero delle sue origini vicentine alla vita privata: ecco quello che (forse) non sapete su Vladimir Putin

Tre mesi in Italia, tre mesi in Ucraina (il periodo consecutivo massimo consentito dalla normativa europea) e nei mesi di permanenza a Povo protagonista di una serie interminabile di aneddoti, racconti e nostalgia per la vecchia Galizia Austroungarica.

In febbraio scadono i tre mesi "italiani" e, nonostante il già preoccupante movimento di truppe russe sul confine ucraino, Elio è risoluto nel desiderio di tornare in Ucraina nonostante gli inviti alla prudenza da parte di amici e parenti.

Inguaribile testardo sabato 19 febbraio parte comunque in aereo per Leopoli insieme a Julya e il 24 febbraio la Russia invade l'Ucraina con le conseguenze ed i drammi che tutti conosciamo. In questi giorni con tutte le difficoltà del caso siamo riusciti a contattare Elio Pontalti tramite posta elettronica.

La zona dove si trova fa parte di quell'ovest dell'Ucraina finora considerato relativamente al sicuro dall'avanzata della Russia ma i recenti missili lanciati sulla periferia di Leopoli sono tutt'altro che tranquillizzanti per la popolazione.

«Noi stiamo bene - ci scrive Pontalti - abitando in periferia della città al momento siamo lontani dai pericoli immediati della guerra e quello che so lo vedo come voi in televisione o in Internet con l'aiuto di Julya. In questi giorni stanno arrivando in molti dalle zone di guerra - prosegue Pontalti - soprattutto chi ha parenti in zona o chi intende proseguire per la Polonia. Noi stessi stiamo ospitando alcuni bambini». Ma come mai questo suo attaccamento all'Ucraina? «Il primo viaggio (in auto) è nel maggio 2007, Julya e Vlady hanno un mese di ferie e io li accompagno.

L'impatto è subito molto positivo: per un pensionato come me la vita costa molto meno che in Italia e poi nuovi amici, paesaggi e stile di vita che ricordano un po' i nostri anni '70. A Povo del resto non avevo più stimoli, il mio pensiero andava sempre alla mia nuova famiglia ucraina, ora anche Vlady è in pensione, Andrea si è sposato ha avuto un figlio e ha aperto qui una sua attività».

Ma ora c'è la guerra, cosa farà?

«I miei tre mesi di permanenza scadono a maggio e in qualche modo dovrò tornare obbligatoriamente in Italia. Il 12 settembre farò 91 anni, la salute è ancora buona e spero ardentemente nella fine di questa assurda guerra e continuare in questo pendolarismo tra l'Italia e l'Ucraina. In questa zona al momento siamo relativamente tranquilli, io non ho paura, vedremo...».

Lasciamo Elio Pontalti con queste poche e frammentarie notizie augurandogli buona fortuna ma siamo sicuri che il suo prossimo ritorno a Povo sarà inevitabilmente arricchito da altre sue narrazioni di questa sua strana esperienza di profugo ... al contrario.

comments powered by Disqus