Sanità / L’appello

Pallanch (Cisl): "Bisogna assumere subito in sanità: indispensabile investire, basta esternalizzazioni"

Il sindacato di via Degasperi: “Solo coloro che quotidianamente vivono e lavorano nei reparti conoscono profondamente bisogni e realtà, soprattutto alla luce dell'impegno e degli importanti cambiamenti dettati dall'emergenza Covid"

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TRENTO. Contrattazione, pagamento delle fasce economiche e riconoscimento professionale, assunzioni, stabilizzazioni, organizzazione e investimenti. Queste le parole chiave della Cisl Fp del Trentino, una piattaforma di azioni e necessità promosse in occasione delle elezioni delle Rsu nel settore della sanità.

"E' prioritario - spiega Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, con Alfio Traverso, Sandro Pilotti e Silvano Parzian - per valorizzare le persone che lavorano nella sanità, in tutte le professioni e in tutti i ruoli. Oggi, ancora di più, i lavoratori e le rappresentanze all'interno dei diversi settori dell'azienda devono essere i protagonisti: la componente umana deve essere coinvolta per trovare soluzioni condivise e strade attuabili".

Il sindacato di via Degasperi ribadisce l'urgenza di aprire le trattative per un contratto per tutto il personale, che abbracci tutte le professionalità presenti in sanità, che tuteli il potere di acquisto dei salari e che sia in grado di dare valore al lavoro di tutte e di tutti.

Un altro punto è quello delle fasce economiche. "Nei mesi scorsi sono stati accantonati 6 milioni di euro - aggiunge Pallanch - ma ancora non sono stati distribuiti. E' necessario ripristinare il fondo destinato alle progressioni. Si deve arrivare a 6 in prima battuta e poi la proposta è quella che possano aumentare con meccanismo periodici di riconoscimento".

E poi il riconoscimento professionale delle figure sanitarie. "Reputiamo necessario un cambiamento fin da subito - evidenzia la Cisl Fp - basta infermieri, fisioterapisti, tecnici sanitari, professionisti sanitari di serie A e di serie B. Diciamo 'No' al cottimo prestazionale e professionale; 'No' a turni massacranti che sempre più allontanano un professionista dalle famiglie, dagli affetti, dalla serenità e dal giusto recupero psicofisico".

Attenzione anche agli Oss ("Indispensabile procedere con una vera valorizzazione di questa figura"), al personale tecnico e amministrativo ("E' arrivato il tempo di chiudere il contratto 2016/18 e uniformare gli stipendi ai tabellari della Provincia) e agli autisti soccorritori che "sono sovraccaricati di responsabilità a fronte di una figura professionale ferma da decenni. Va rivista e rivalutata professionalmente e economicamente. Il passaggio in categoria superiore è dovuto anche in virtù di quanto previsto nel contratto nazionale".

Non meno importante è agire con le assunzioni per "invertire la tendenza all’impoverimento del comparto con nuove assunzioni sanando di fatto questa emorragia professionale per non mettere a rischio posti di lavoro e servizi erogati. Chiediamo e ribadiamo la nostra richiesta affinché tutte le domande di part time vengano accolte. E c'è ancora molto da fare per sviluppare una pianificazione delle stabilizzazione: un riconoscimento delle professionalità".

Temi centrali sono poi gli investimenti e l'organizzazione. "L’azienda deve investire nella sanità: basta esternalizzazioni che peggiorano la qualità del lavoro e creano giungla salariale. Inoltre l’organizzazione deve ritornare a essere discussa con le parti sindacali e i loro rappresentanti a tutti i livelli. Solo coloro che quotidianamente vivono e lavorano nei reparti conoscono profondamente bisogni e realtà, soprattutto alla luce dell'impegno e degli importanti cambiamenti dettati dall'emergenza Covid", conclude Pallanch.

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