Trento / Il caso

Santa Maria Maddalena, i due bar si difendono: ora chiudiamo prima e a disturbare di notte non sono i nostri clienti

I titolari della Scaletta e del Matrix non negano che restino da risolvere i problemi degli schiamazzi e altro, ma respingono le accuse loro rivolte dal comitato antidegrado e sottolineano che si stanno impegnando contro i disagi: "Già un mese fa abbiamo ridotto l'orario di apertura"

LE ACCUSE Il Comitato antidegrado “Un’altra notte di risse e alcol, ora basta”
IL SINDACO "Ma qui nessuno vuole spegnere la città"
MOVIDA Ecco il nuovo regolamento
ALBERE Movida e disturbo anche nel nuovo quartiere
LA PROPOSTA "Puntare su Trento nord per la moviuda giovanile"

TRENTO. Parla in modo chiaro e diretto, ma senza rabbia, Vladimir Xhilaga, titolare del bar Matrix a pochi passi dal liceo coreutico "Bonporti" di Trento, in quella piazza ormai divenuta oggetto di polemica costante, mentre i residenti dell'area di Santa Maria Maddalena protestano.

La confusione, gli schiamazzi e il disturbo ai residenti non sono in discussione, ammette lo stesso Vladimir, ma di contro ribadisce anche come lui e Stefano Dorigatti, gestore della vicina Scaletta, stiano facendo il possibile per andare incontro alle esigenze di questi ultimi: «Da un mese abbiamo ridotto l'orario, ora chiudiamo all'una e mezzo e solo nelle serate di mercoledì, venerdì e sabato. E intendo proprio che smettiamo di fare qualsiasi tipo di attività: abbassiamo la serranda, interrompiamo il servizio, spegniamo le luci e, se non andiamo via subito, restiamo solo per pulire il locale.

Il mattino successivo sistemiamo la piazza, raccogliendo bottiglie e bicchieri che non sono nostri. Inoltre, per queste tre serate abbiamo assunto un buttafuori, che per noi è ovviamente un costo in più, ma stiamo facendo tutto questo per controllare, per quanto possibile, la situazione.

Il problema è che ormai il Comitato antidegrado sembra averci preso gusto nell'indicarci come colpevoli, quando invece non abbiamo responsabilità per quanto sta succedendo. Ricordiamo che ogni sera ci sono ragazzi che vengono da altre zone, molti dei quali già con bevande portate da casa».

Movida: una bolgia in alcuni angoli del centro

Impossibile, a quanto pare, contenere, se non proprio fermare, la movida trentina: con il week end sotto stretta osservazione, i giorni infrasettimanali diventano i più gettonati dai giovani, che, nelle consuete vie del centro, si radunano a centinaia.

È lo stesso Vladimir ad indicare i nuovi orari del bar, che oltre a restare chiuso la domenica ha anticipato lo stop all'attività a mezzanotte nelle serate di lunedì, martedì e giovedì. L'attenzione quindi si è spostata sulle dichiarazioni dei residenti, con l'ultimo comunicato del Comitato che ha spiegato: «I due bar sono rimasti aperti servendo a tutti bevande alcoliche fino a tarda ora: la Scaletta di vicolo S. Maria Maddalena ha chiuso alle 2.00 e il Matrix alle 2.45».

«Questo non è assolutamente vero - ha aggiunto Vladimir, - e probabilmente si stanno confondendo con qualcuno che, a quell'ora, urla e fa confusione ma senza avere alcun tipo di rapporto con le nostra attività». Certo, la situazione resta complessa.

Nel sopra citato comunicato del Comitato antidegrado si è fatto riferimento alla "cronaca di una notte annunciata", allo scoppio di una rissa attorno all'una e mezza, ma anche al fatto che i pubblici esercizi siano "palesemente complici della violazione dei regolamenti che vietano il disturbo della quiete pubblica", con i due titolari che "se ne infischiano dei diritti fondamentali dei residenti e dei danni all'ambiente urbano causati dalla vendita di alcolici a basso prezzo nei loro locali".

«Lo ribadisco: di comune accordo, abbiamo deciso di chiudere prima e di avvicinarci quanto più possibile alle richieste dei residenti, comprendiamo il disagio - ha concluso Vladimir. - Ma è inutile che si arrabbino con i bar per i rumori alle due e mezzo del mattino, quando a quell'ora siamo già a casa a dormire».

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