La guerra / Solidarietà

La corsa dei trentini in aiuto dei profughi ucraini: già raccolti 20 camion di aiuti, partito anche un tir verso le aree di crisi

Ora servono soprattutto farmaci, generi alimentari e prodotti per l'igiene. La raccolta di beni di prima necessità  è coordinata alla Bolghera dall'associazione culturale degli ucraini Rasom che opera alla chiesa di Sant'Antonio

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di Matteo Lunelli

TRENTO. Un mondo. Una città dentro la città. Un luogo di solidarietà, di empatia, di pace.

In Bolghera, a fianco della chiesa di Sant'Antonio, si trova tutto questo.

Si trovano gli ucraini che sudano per aiutare la loro gente.

E si trovano i trentini, dalla studentessa al pensionato, dal medico all'alpino, dal volontario di un'associazione a chi «mi sentivo in dovere di fare qualcosa», che sudano per aiutare quella gente.

Il gruppo alpini di Mattarello impegnato nella raccolta di aiuti per i profughi ucraini

Anche il gruppo alpini di Mattarello è impegnato nella raccolta di aiuti per i profughi ucraini: continua in Trentino la corsa alla solidarietà verso le persone travolte dalla tragedia della guerra [foto Paolo Pedrotti]

La generosità è commovente: sono state raccolte 130 tonnellate di merci, pari a venti camion.

Gli attori di quella che viene definita la macchina della solidarietà sono tre: i trentini, singoli cittadini o gruppi e associazioni, che hanno risposto in massa all'appello e portano farmaci, vestiti, cibo, acqua, passeggini e giocattoli.

Un viaggio di solidarietà: i volontari caricano il camion in partenza da Trento per l’Ucraina

Come succede ogni sera, in questi giorni a Trento, i volontari preparano il carico per l’Ucraina. Dopo aver raccolto materiale e aiuti per tutto il giorno, dopo averlo selezionato e impacchettato, è il momento della spedizione. Si carica tutto sul camion che poi parte per l’Ucraina.

Poi ci sono gli ucraini dell'Associazione Rasom, che insieme a tanti volontari trentini hanno allestito un improvvisato ma efficiente centro di raccolta e smistamento: dalle prime ore della mattina fino a tarda notte (giovedì gli ultimi se ne sono andati dopo la mezzanotte) prendono le donazioni, le inscatolano, le sigillano e organizzano le spedizioni, con già 19 tra camion e furgoni stracolmi (circa 100 tonnellate tra cibo, vestiti e farmaci) partiti nei giorni scorsi.

E ieri sera è stato riempito addirittura un tir da 30 tonnellate.

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