Guerra / Politica

Salvini condanna l'invasione russa ma rimuove il suo vecchio post con la maglietta di Putin al Parlamento Europeo

Polemica politica al calor bianco, fra Lega e PD: prima il leader condanna «ogni aggressione armata» senza citare la Russia. I dem lo attaccano, lui replica, ma fa sparire «le prove»

MILANO. Il leader della Lega, Matteo Salvini, in passato non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente russo Vladimir Putin. Di fronte alla invasione militare dell’Ucraina, oggi il leader del Carroccio ha condannato l’azione. Ma non solo: ha anche provveduto a cancellare un suo vecchio post di Facebook nel quale appariva nell’aula del Parlamento Europeo, dopo una visita ufficiale del presidente Mattarella, in cui affermava «fare cambio, due Mattarella per mezzo Putin come presidente», diceva indossando una maglietta con la foto del presidente russo.

Era l’estate del 2011, e Salvini scriveva: «Qui Strasburgo. È appena intervenuto il presidente Mattarella, che ha detto che chiudere e controllare le frontiere europee non serve. No, certo, facciamo entrare altri milioni di immigrati...

Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!»: così commentava l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti al Parlamento europeo.

Mattarella aveva parlato di immigrazione e ha lanciato all’Europa un appello di unione contro il terrore: «L’Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono lacerazioni dolorose e incancellabili sul corpo della nostra Unione. Solo con più unità tra Stati riusciremo a sconfiggere il terrorismo. Nessun Paese è in grado di affrontarlo da solo. Il mondo ha bisogno di un’Europa unita. Ora servono nuove regole improntate a principi di umanità e sicurezza, solidarietà e responsabilità».

Salvini non aveva applaudito il discorso di Mattarella. E anzi si era affacciato sull’Europa, dalla balconata di Strasburgo, indossando una maglietta con raffigurato sopra Vladimir Putin: intenzionato già in partenza, dunque, a portare un suo personale messaggio al Parlamento europeo, ed esprimere in qualche modo il suo disappunto, e quindi la sua idea.

Oggi il post è stato rimosso.

E Salvini ha rilasciato una stringata dichiarazione sull’invasione dell’Ucraina. In un primo momento, aveva detto solo che «la Lega condanna ogni aggressione militare». Senza mai nominare la Russia.

«Su l'Ucraina non sono ammesse ambiguità. La prima condizione per tutelare loro, noi stessi e l'Ue è l'unità della politica. Vale anche per te Matteo Salvini: non si condanna ogni aggressione militare ma l'unica in corso, quella russa» lo aveva incalzato Sandra Zampa, responsabile Salute nella segreteria nazionale del PD.

Oggi Salvini ha fatto un passo in più: «E' la Russia che sgancia i missili. La Russia è in torto» ha detto in conferenza stampa alla Camera.

«Oggi è il momento dell'unità nazionale, la Lega aderisce a qualsiasi proposta possa servire a fermare, guarire, aiutare sostenere. Stamani ho parlato con l'ambasciatore ucraino» ha detto il leader della Lega. «La condanna di quello che abbiamo visto è totale, ferma, senza se e senza ma e senza dubbio».

Ma il PD ha continuato la polemica: «Eri tu quello con la maglietta di Putin, contro Mattarella».

La controreplica di Salvini: «Dice il PD che devo are di più? Mi darò fuoco sulla pubblica piazza. Se ci fosse una iniziativa di preghiera sarei il primo ad aderire. Chi fa polemica in questa situazione è un piccolo uomo».

Una polemica che sta facendo il giro del mondo sui media internazionali.

 

 

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