Politica / Finanziamenti

Alla fine quanti soldi arriveranno dal Pnrr in Trentino? Spinelli relaziona in Consiglio, Ugo Rossi: «Non hanno capito, altro che 2,2 miliardi»

L’assessore fornisce la sua relazione e assicura: «Ci sarà l’interfacciamento stabile con gli stakeholder». Ma l’ex presidente fa i conti, che non tornano: «La maggior parte dei fondi arriva se si vincono i bandi, i nostri Comuni non sono attrezzati»

TRENTO. Ma alla fine, quanti soldi arriveranno dal PNRR (Piano nazionale di resilienza e ripartenza) in Trentino? E’ scoppiata oggi la guerra di cifre, con un botta e risposta a colpi di comunicati.

A dare fuoco alle polveri, è stato l’ex presidente Ugo Rossi (oggi consigliere di Agire Trentino). Che tuona: «i nodi vengono al pettine».

«Questa è la gestione della Lega – spiega Rossi -: avevano annunciato 32 progetti che avrebbero  portato in Trentino 2,2 miliardi. Questo senza aver capito che il PNRR anno non funzionava con la logica del riparto di 220 miliardi con l'1 per cento al Trentino (che ammonta a 2,2 miliardi). Già questo la dice lunga.

Ora nella relazione incolpano il governo di non avere ascoltato le regioni. Ma analizziamo le cifre: secondo la reIazione il totale PNNR in Trentino è di 1,2 miliardi e già uno manca all'appello quindi…

Se poi – dice Rossi – guardiamo bene 930 milioni sono per il bypass ferrovia quindi opera ascrivibile al lavoro della giunta precedente. Restano 270 milioni. Per il resto tutto demandato alla capacità di vincere bandi, dove i nostri comuni sono molto meno attrezzati di quelli grandi del resto del paese.  

Ho proposto almeno – dice l’ex presidente – di lavorare tutti uniti per convincere il governo ad accompagnare il bypass con la bonifica delle aree inquinate».

Diversa la lettura dell’assessore competente, Achille Spinelli. Ce lo dice un comunicato stampa della Provincia: «Nel pomeriggio di oggi l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli ha fatto il punto in Consiglio provinciale sullo stato di attuazione del Piano. Nello specifico ha ricordato che ad oggi il plafond di risorse assegnate alla Provincia autonoma di Trento è di 1,2 miliardi di euro con progettualità suddivise in 3 macro ambiti: 322 milioni di euro per interventi di enti pubblici, 13,4 milioni di euro per interventi di soggetti privati e 930 milioni per interventi dello Stato, Nello specifico la circonvallazione ferroviaria di Trento, proposta da Rete Ferroviaria Italiana e che fa parte del corridoio ferroviario europeo Verona-Brennero.

Sono già al lavoro i 19 esperti selezionati per supportare Provincia ed Enti locali per lo smaltimento dell’arretrato e la velocizzazione delle procedure amministrative complesse individuate come maggiormente critiche.

L’interfacciamento stabile con gli stakeholder avverrà invece attraverso il Tavolo di confronto previsto in finanziaria, per la verifica dello stato di attuazione dei progetti realizzati nel territorio provinciale e per la valutazione delle relative ricadute.

La Provincia sta inoltre attivando attraverso il proprio Istituto provinciale di Statistica (ISPAT) l’analisi delle potenziali ricadute macroeconomiche del PNRR ed in particolare l’impatto sul PIL trentino.

È stata ricordata infine la sezione dedicata del portale istituzionale della Provincia autonoma di Trento (https://www.provincia.tn.it/) che offre le informazioni utili relativi al PNRR, a disposizione di cittadini, imprese, dei diversi interlocutori e per tutti i portatori di interesse. Il focus riporta i dati e le cifre a oggi disponibili in relazione all’avvio di nuove misure oppure all’avanzamento delle misure già avviate. Uno strumento pensato per verificare la cosiddetta “messa a terra” del PNRR e dei progetti collegati».

LA RELAZIONE COMPLETA

 

 

 

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