Giustizia / Il caso

Processo Perfido: prima condanna per associazione mafiosa in Trentino, condanna a 10 anni, due patteggiamenti ed una assoluzione

La sentenza letta in Aula dal giudice Borrelli: colpito il sistema della ‘ndrangheta calabrese radicata nel settore del porfido in Val di Cembra, una conferma del lavoro investigativo di Dda e Procura

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TRENTO. Il processo Perfido, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta calabrese nel settore dell'estrazione del porfido in Val di Cembra, ha portato oggi alla prima condanna per mafia in Trentino.

Il giudice Borrelli ha letto in Tribunale la condanna per il reato di associazione mafiosa previsto dall'articolo 416 bis del codice penale. L’imputato Saverio Arfuso ha ricevuto una condanna di 10 anni e 10 mesi già comprensivi delle attenuanti e dovrà anche versare come risarcimento 50 mila euro a tutte le parti civili per un totale di circa 500 mila euro.

L'appuntato scelto dei carabinieri Fabrizio De Santis - in servizio a Roma – e coinvolto nel processo Perfido è stato invece assolto.

Per gli altri due imputati, Giuseppe Paviglianiti e Arafat Mustafà, si è invece arrivati al patteggiamento.

La sentenza è la dimostrazione della fondatezza delle accuse, e del lavoro investigativo della Dda e dalla Procura della Repubblica di Trento.

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