Economia / Il caso

Turismo, mancano lavoratori: «In Trentino prendono un quarto in meno che in Alto Adige, non abbiamo contratto integrativo»

L’attacco dei tre segretari sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil: «Servono contratti stabili e migliori condizioni di lavoro, va aperta subito una trattativa con la Provincia»

TRENTO. "L'appetibilità delle professioni dell'accoglienza si costruisce anche migliorando le condizioni di lavoratori degli addetti al settore. In Trentino manca da sempre un contratto integrativo che renderebbe la professione più attraente, più stabile e sicuramente anche qualitativamente migliore nel rapporto reso al turista".

Lo affermano - in una nota - i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher.

Secondo i segretari, le retribuzioni dei lavoratori stagionali del turismo in Trentino sono più basse di circa il 25% rispetto a quelle dell'Alto Adige.

I sindacati chiedono quindi a Provincia di Tento e imprese del settore di aprire un confronto sulla contrattazione territoriale. "E' evidente che fino a quando non si investirà anche sulla qualità del lavoro stagione dopo stagione il settore dovrà fare i conti con la difficoltà di reperire manodopera qualificata", hanno aggiunto gli esponenti sindacali, dicendosi favorevoli alle proposte di un'offerta destagionalizzata per garantire "contratti di lavoro maggiormente stabili per alzare la professionalità degli addetti e rafforzare la permanenza nel settore".

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