Istruzione / Il caso

Studenti in piazza anche a Trento, contro l’esame di Maturità con il ritorno delle due prove scritte in presenza

Alcune centinaia di manifestanti in via Verdi, ««Ci sono intere quinte disperate, studenti e professori lasciati a se stessi per due anni che ora, a meno di cinque mesi dagli esami, si vedono stravolgere programmi e preparazione»

TRENTO. Alcune centinaia di studenti delle scuole superiori del Trentino stanno manifestando oggi – 4 febbraio 2022 – a Trento: il sit-in in via Verdi per protestare contro l'esame di maturità 2022 che, a differenza degli anni scorsi, prevede due prove scritte.

La manifestazione "Gli immaturi siete voi, convocate e ascoltate gli studenti" è stata organizzata a livello nazionale dalla Rete degli studenti medi. «Scendiamo in piazza contro un Ministero che decide su di noi ma senza di noi» dichiara Estefani Ferraro, della Rete di Trento, che rincara: «Ci sono intere quinte disperate, studenti e professori lasciati a se stessi per due anni che ora, a meno di cinque mesi dagli esami, si vedono stravolgere programmi e preparazione. Non si mette in dubbio la qualità e le competenze di noi studenti, ma la modalità e il disagio che sono stati protagonisti in questi anni vanno considerati e capiti. La scelta matura doveva farla il Ministero e invece si torna sempre a fare i conti sulla pelle di migliaia di studenti. Non ci stiamo: il Ministro Bianche faccia un passo indietro, ci convochi e ascolti le voci che provengono dalle piazze di tutta Italia.».

Quella di oggi, concordata con la Questura, è una «manifestazione statica» a causa delle restrizioni dettate dal Covid.

Anche a Trento studenti in piazza per dire “no” alla seconda prova scritta della maturità

Studenti in piazza oggi a Trento e in molte città italiane. Contestano la scelta del ministero di reintrodurre la seconda prova scritta all’esame di maturità. «È impensabile tornare a questo tipo di esame dopo mesi di pandemia - dicono i ragazzi - e anche adesso, seppure la scuola sia in presenza dall'inizio dell'anno, sappiamo che la situazione non è davvero così: ci sono moltissime classi in quarantena o che sono state più volte in quarantena e quindi in dad durante tutto l'anno. Queste direttive, arrivate solo ora dopo mesi di incertezza, sono l'ennesima dimostrazione di un Ministero che non ascolta gli studenti e che non prende in considerazione la grave situazione psicologica che stanno vivendo, ma pensa invece solamente a valutarli».

Si lotta contro il ministro Patrizio Bianchi che ha inviato al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) le ordinanze e che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione, per il parere previsto. Nei documenti predisposti è previsto il ritorno delle 2 prove scritte (una di italiano, una della materia specifica dell’istituto) , sia nell’Esame del primo che del secondo ciclo di istruzione, che si svolgeranno in presenza.

Per l’orale, solo colloquio, sia nel primo sia nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

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