Solidarietà / La storia

Il grande cuore del Banco Alimentare: 985 tonnellate di cibo recuperato per dare da mangiare a chi è sfortunato

Il bilancio dell’organizzazione, il valore delle merci destinate al macero supera i 4 milioni di euro: «Abbiamo 500 volontari, ma ne cerchiamo altri, chi ha tempo si metta a disposizione»

TRENTO. Sono 985 le tonnellate di prodotti recuperati dalla grande distribuzione organizzata, dalle industrie agro-alimentari, dalle aziende, dagli esercizi commerciali e dalla ristorazione da parte del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, per un controvalore economico che sfiora i 4 milioni di euro. Un grande apporto - precisa una nota - è derivato sicuramente dal canale della Gdo (grande distribuzione, i supermercati, ndr), con ben 558 tonnellate di alimenti raccolti e 131 punti vendita coinvolti; se tuttavia anche le aziende agro-alimentari hanno dato una grande supporto in termini di quantità, la capillarità del servizio coinvolge i panifici (18 tonnellate di pane recuperato), le pizzerie (14mila tranci recuperati), fino alla ristorazione scolastica. Sono oltre 500 le persone che si impegnano settimanalmente nell'attività di recupero e distribuzione di alimenti con Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, soprattutto volontari delle strutture caritative che donano gratuitamente il loro tempo e permettono la capillarità del servizio. L'associazione rivolge inoltre un invito a diventare volontario a chiunque abbia un po' di tempo e cuore da dedicare a questo servizio: non è solo utile perché serve, ma rappresenta anche la possibilità di imparare il valore della gratuità e della dignità delle persone.

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