Giustizia / Il caso

Processo “Perfido”: istituzioni e sindacati parti civili. Ammessi 3 operai, per l'accusa vittime di riduzione in schiavitù

Sono 18 le persone imputate per associazione mafiosa al termine dell'indagine sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra

INCHIESTA Da Lona Lases il controllo su attività economiche a vasto raggio
ANALISI Non solo porfido: il sottobosco di società in odore di ‘ndrangheta

TRENTO. Comune di Lona Lases, Provincia autonoma di Trento, associazione Libera, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Altrotrentino, società editrice di "Questotrentino". Sono queste le parti civili ammesse al processo "Perfido", procedimento che ha visto oggi la prima udienza dibattimentale in Corte d'Assise a Trento. Sono 18 le persone imputate per associazione mafiosa al termine dell'indagine sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra.

Tra le parti civili ci sono anche i tre operai di origine cinese vittime, secondo l'accusa, di riduzione in schiavitù. Solo il comune di Lona-Lases e la Provincia di Trento hanno già formalizzato la richiesta di risarcimento, non inferiore ai 500.000 euro. 

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