Sanità / Lo studio

Le performance del sistema sanitario trentino al top della rilevazione della Sant’Anna di Pisa

Presentato lo studio del prestigioso istituto universitario. La soddisfazione di Fugatti e Segnana: “Un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari”

TRENTO. “Fa piacere che un istituto universitario pubblico riconosca i risultati raggiunti dal servizio sanitario trentino: i dati formulati dalla Sant’Anna di Pisa sono scevri da obiettivi di parte e danno merito a tutto il personale, medici, infermieri e operatori sanitari, per aver messo in atto tutte le migliori azioni possibili nei confronti dei cittadini”.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha commentato così lo studio pubblicato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che valuta le performance dei sistemi sanitari regionali. 

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Il Trentino presenta ottime prestazioni attraverso vari indicatori, come ha illustrato il Direttore del Servizio ospedaliero provinciale Pier Paolo Benetollo nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nel primo pomeriggio nella Sala Belli di Piazza Dante. Presenti anche l’assessore alla sanità Stefania Segnana, il direttore generale del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti e il direttore generale facente funzioni di Apss Antonio Ferro.

Entrando nel dettaglio dei dati, Benetollo ha mostrato una sintesi di quanto presentato dalla Scuola superiore Sant’Anna ad Apss e che si trova disponibile anche nel sito internet dell’Istituto universitario. I migliori indicatori si attestano nel percorso materno infantile, in alcuni aspetti dell’assistenza alle cronicità e nella garanzia delle cure domiciliari. Tra i vari indicatori, i migliori risultati trentini si rilevano nelle statistiche sugli interventi per fratture al femore operate entro due giorni (il Trentino sfiora l’82%) e sugli interventi per tumore al colon (95% di prestazioni erogate nel rispetto dei tempi massimi di attesa).

Anche la valutazione di sintesi, illustrata in un grafico “a bersaglio” mostra ottime performance, con la garanzia di continuità di alcune azioni importanti che non sono venute meno con la pandemia, come la sanità digitale o la donazione degli organi, anche grazie al contributo delle famiglie coinvolte. “Nonostante l’impatto del Covid, è stata garantita la qualità processi assistenziali” ha detto Benetollo, mostrando come anche i cittadini lo abbiano percepito: dai dati della Scuola Sant’Anna si evidenzia che il 73% dei cittadini trentini durante la pandemia si è detto, tutto considerato, soddisfatto del proprio Servizio sanitario. Un dato che pone il Trentino per questo aspetto davanti al Veneto e al Friuli Venezia Giulia e subito dopo l’Emilia Romagna.

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