Pandemia / Il caso

Aumento dell’86% dei bambini ricoverati per Covid in Italia (ma a Trento e Bolzano situazione stabile)

L’allarme della Federazione nazionale delle aziende ospedaliere, situazione allarmante a Roma, ma al Santa Chiara solo due piccoli pazienti «anche se abbiamo avuto neonati intubati»

TRENTO. I pazienti in isolamento per Covid nel reparto di pediatria di Trento sono attualmente due: uno in osservazione per aver sviluppato i sintomi dell'infiammazione in modo non grave e uno entrato in ospedale per un altro motivo e risultato positivo al Covid.

Non si registra invece un incremento dei ricoveri per Covid in età pediatrica nelle ultime settimane. Lo ha riferito all'ANSA il direttore dell'Unità operativa neonatologia e terapia intensiva neonatale e dell'Unità operativa di pediatria multizonale di Trento, Massimo Soffiati.

"I casi di ricovero dei bambini per Covid solitamente sono legati allo sviluppo di sintomi, per cui è opportuna l'osservazione, soprattutto nei più piccoli, oppure per le complicazioni connesse alla sindrome infiammatoria multisistemica, che vediamo da inizio pandemia e risulta particolarmente preoccupante sul lungo periodo. Ci sono stati anche casi di neonati intubati per aver sviluppato difficoltà respiratoria acuta, ma al momento non vi sono casi gravi", ha assicurato Soffiati.

A detta del dirigente, i ricoveri sono in linea con i mesi precedenti, pari a uno o due alla settimana.

All'ospedale di Bolzano, in controtendenza con l'andamento nazionale, per il momento non si registra un aumento di casi Covid tra i bambini. Come spiega la primaria facente funzioni del reparto di pediatria al San Maurizio, Laura Battisti, i ricoveri riguardano in media un bambino alla settimana. In questi 20 mesi di pandemia solo una volta sono stati occupati tutti i quattro letti per i piccoli pazienti Covid, altrimenti raramente più di uno o due. In questo periodo in Alto Adige si sono invece registrati una quindicina di casi di complicazioni della sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-c). Per alcuni casi si è reso necessario anche il ricovero in terapia intensiva, ma fortunatamente tutti i bambini stanno nuovamente bene, spiega Battisti.

In Italia aumento dei bambini ricoverati. 

Nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio sono cresciuti dell'86% i pazienti ricoverati per Covid sotto i 18 anni (rispetto al totale dei pazienti pediatrici dei sette giorni precedenti).

Sono i dati degli ospedali sentinella della Fiaso, (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).

Il numero dei bambini ricoverati è quasi raddoppiato passando da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni, è quindi in una fascia di età non vaccinabile. I dati sono raccolti da 21 strutture ospedaliere e 4 ospedali pediatrici.
Sempre nella settimana tra il 28 dicembre e il 4 gennaio il tasso di crescita dei ricoveri Covid negli ospedali sentinella Fiaso ha avuto una accelerazione del 25,8%. Emerge dal report sui dati raccolti da 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio. La proporzione tra pazienti vaccinati e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età va dai 18 agli 83 anni.
L'ospedale Bambino Gesù di Roma, specializzato nelle cure pediatriche, ha registrato un "aumento significativo" di bambini ricoverati per Covid: ad oggi, spiegano dall'ospedale interpellati in merito, sono 50, "raddoppiati nel giro di poche settimane. Mentre i bambini in terapia intensiva sono quattro". Il Bambino Gesù fotografa un "aumento di ricoveri" che ha avuto inizio a novembre e "che ha avuto di recente un'impennata" con l'exploit dei contagi.

Per far fronte a questa situazione, sono stati riorganizzati gli spazi: i ricoverati per Covid, che fino ad ora andavano prevalentemente nella sede di Palidoro, ora sono ospitati anche in quella del Gianicolo. "Non è che la malattia sia più grave ma, aumentando il numero dei contagiati, aumentano anche coloro che hanno bisogno di cure ospedaliere, generalmente brevi - spiegano ancora dal Bambino Gesù -. I bambini sotto gli 11 anni sono meno vaccinati. Continuiamo a fare appello ai genitori per la vaccinazione".

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