Braccialetti esauriti e buoni affari: mercatino di Natale come ai bei tempi
Il mercatino di Natale dell'era Covid a Trento non si discosta molto dalla tradizione. Ieri si è concluso il terzo week-end di apertura
LE FOTO Pienone ai Mercatini
VIDEO Mercatini, tutte le regole da rispettare
Il panino con la lucanica il più venduto (e mangiato) agli stand eno-gastronomici dei mercatini.
Il brulé il più bevuto. Speck, grappa e strudel sul podio delle vendite per un ricordino di Trento.
Il mercatino di Natale dell'éra Covid a Trento non si discosta molto dalla tradizione.
Ieri si è concluso il terzo week-end di apertura. Il migliore, quanto ad affari, per gli espositori.
Al pomeriggio la dotazione di braccialetti colorati per possessori di green pass (ieri i braccialetti erano rosa) era esaurita. Si entrava mostrando direttamente il QR code del green pass. Il sabato a fare la parte del leone e una domenica che è stata appannaggio delle comitive giunte in pullman.
Ne era un valido testimone l'andirivieni incessante di pullman che tra le 9.30 e le 10.30 hanno scaricato frotte di visitatori davanti all'ex Sit, in Lungadige Monte Grappa, e vicino alla partenza della funivia per Sardagna. Per ricaricarli tra le 15 e le 16. Alle 16 in punto abbiamo contato una quindicina di pullman pronti a riprendere il proprio carico di turisti. Più una decina di pullman parcheggiati nel tratto finale di via Sanseverino e una mezza dozzina in zona Lungadige San Nicolò, nei pressi della motorizzazione. Un bel gruppo è arrivato da Belgioioso, nel pavese.
In maggioranza donne: «Abbiamo lasciato a casa i mariti» esclama una signora piuttosto soddisfatta. «Per andare alla partita? No. Sul divano». Tutti hanno in mano una o più borse. Gli acquisti gastronomici i più diffusi. Cinzio e Antonia sono marito e moglie, di una certa età. Poi ci sono Maria, la capogruppo (quarta volta a Trento), Rita, Emanuela, Elena, Valeria (prima volta in città ma qualche vacanza estiva nelle valli trentine alle spalle): «Quest'anno anche da noi - raccontano - in tanti paesini e anche a Pavia hanno organizzato molti mercatini di Natale diffusi. Ma volevamo respirare aria di montagna e siamo venuti qui». Ma quanto hanno speso, in media? Azzardiamo: venti euro a testa? I pavesi, in gruppo, scuotono il capo: «Macché, almeno 30 o 40». «Io 80» aggiunge un'altra signora del gruppo.
E i prezzi? «Non sono a buon mercato, ovvio. I prodotti sono ricercati e originali, ben fatti, non industriali» ammette un'altra turista. Un altro gruppetto poco lontano aspetta di riprendere il pullman. Una famigliola lombarda (ma il capofamiglia è di origine albanese) ha in mano pacchi e pacchetti: «Abbiamo fatto regali a noi stessi e ai nostri cari. Un'altra visita ai mercatini? A Bolzano? Vedremo... se arriva la tredicesima!». A proposito di Bolzano, in tanti ci fanno notare che da domani Trento sarà in zona gialla: «L'Alto Adige, non il Trentino» ci tocca specificare. «Sono due province autonome l'una dall'altra...». Facce interdette. In piazza Duomo la fontana del Nettuno è il set prediletto per le foto di rito che immortalino questa domenica all'ombra del Bondone. C'è una comitiva di bergamaschi: «Siamo arrivati con due pullman dalla Val Seriana. Code per i braccialetti? No, ma per entrare in piazza Battisti abbiamo aspettato una mezz'oretta a ora di pranzo, perché la capienza massima era stata raggiunta e non facevano entrare. Allora abbiamo mangiato in un ristorante. Molto veloci».
«Volevamo prenotare il pranzo ma diversi locali del centro ci hanno detto che non si accettano prenotazioni durante i mercatini» informa una coppia della provincia di Vicenza. Alla grande casetta dell'agritur Malga Arpaco di passo Brocon, molto gettonata in piazza Battisti, si è lavorato benone: «Tra le 12 e le 14 superlavoro. Ottimo week-end. I braccialetti anche qui in piazza Battisti? Qualche rallentamento lo creano. Ma non c'è alternativa» dicono da dietro il bancone. All'imbrunire pieni i bar del centro. L'asse via Garibaldi, via San Vigilio e via Mazzini il più affollato.
Tutti con in mano qualche sacchetto. In prevalenza acquisti fatti ai mercatini. Gli espositori molto soddisfatti. La domenica uggiosa di inizio giornata ha subito lasciato posto a ore di sereno, con temperatura gradevole, sui 7 gradi e un bel sole. Il ponte lungo dell'Immacolata e il prossimo week-end sono candidati ad essere le giornate clou del mercatino di quest'epoca di convivenza forzata con il virus che non se ne vuole andare ma che forse, con precauzioni e organizzazione, non ci ruberà il Natale.