Trento / La manifestazione

No green pass di nuovo in piazza, protesta davanti alla Provincia e corteo verso piazza Venezia (con paralisi del traffico)

Circa duemila le persone che hanno rilanciato gli slogan contro le misure disposte dal governo per contrastare il ritorno di fiamma della pandemia. Ancora critiche anche alla campagna vaccinale e richieste di dimissioni del governo. In città una delegazione dall'Alto Adige, proveniente da una delle aree in cui la nuova emergenza covid si sta facendo più preoccupante

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TRENTO. Un altro sabato di mobilitazione anti green pass e di paralisi per una porzione di città, oggi, a Trento.

Circa duemila persone hanno partecipato alla manifestazione no vax e no green pass organizzata nel pomeriggio.

Molti partecipanti sono arrivati dal vicino Alto Adige, da Bolzano, Merano, Pusteria e Val d'Ultimo, dove il movimento no vax è molto radicato.

Tra i presenti anche l'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan e quello della Schützenkompanie Trient Major Giuseppe de Betta, Paolo Primon.

L'Alto Adige è peraltro uno dei territori dove in queste settimane si registra l'incremento maggiore di contagi e di ricoveri in ospedale (oggi il nuovo bollettino indica tre decessi, mentre salgono a 36 i comuni in zona rossa).

I no green pass sfilano di nuovo a Trento

È tornata questo sabato pomeriggio, 27 novembre, la manifestazione anti green pass, con oltre un migliaio di persone a Trento, in un corteo che da piazza Dante ha raggiunto piazza Venezia e oltre, passando davanti al Castello [FOTOGALLERY DI ALESSIO COSER]

Dopo la protesta e qualche intervento davanti alla sede della Provincia, il corteo si è mosso da piazza Dante verso via dei Ventuno, ha sfilato davanti al castello del Buonconsiglio e quindi ha raggiunto la zona di piazza Venezia.

Quindi è fermato davanti al palazzo di giustizia, paralizzando il traffico già congestionato dal mercatino di Natale.

I manifestanti, come nelle venti manifestazioni precedenti, anche contro quella che definiscono "dittatura sanitaria".

Ma secondo gli attivisti, di fronte a questo scenario non sono corrette le contromisure proposte dalle autorità, a cominciare dal super green pass, che dal 6 dicembre renderà necessaria la vaccinazione (o una condizione di recente guarigione dal covid) per poter svolgere attività ricreative, dal ristorante alla palestra; i certificati rilasciati con test negativo serviranno solo per gli ambiti essenziali, a cominciare dal lavoro e dai mezzi di trasporto collettivo (anche locali).

Sullo sfondo della contestazione dell'impianto regolatorio, aleggia la critica della campagna vaccinale, come quando gli oratori definiscono i preparati anti covid dei "sieri magici".

Dalla piazza rinnovate anche le critiche sia al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, sia al sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

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