Tragedia / Il fatto

Ucciso dal gas a Levico, il sindaco: ispezione di ore dei Vigili del Fuoco, alla ricerca della causa della tragedia - VIDEO

L’appartamento di vicolo delle Rocche è stato posto sotto sequestro dal magistrato, ispezione anche nei negozi vicini per cercare l’origine dell’avvelenamento dell’uomo e del suo cane che era con lui

di Nicola Marchesoni

LEVICO TERME. Non è ancora chiara l’origine del gas che la notte scorsa – fra mercoledì e giovedì – ha ucciso nella sua abitazione un uomo di 56 anni di Levico. L’appartamento della tragedia è stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, ma saranno le relazioni dei vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte, a determinare le vere cause. Anche perché il riscaldamento della casa non è a gas, ma elattrico.

La vittima è Sandro Gabrielli, 56 anni, residente a Levico, dove era molto conosciuto e lavorava nell'ambito del Progettone. Abitava in centro storico, proprio davanti al vecchio cinema, in vicolo delle Rocche.

Levico, trovato morto in casa: il racconto del sindaco Beretta

Il sindaco di Levico, Gianni Beretta, racconta quanto successo nella notte, quando Sandro Gabrielli, 56 anni, residente in paese, è stato rinvenuto senza vita sul pavimento di casa.

Come spiega il sindaco di Levico, Gianni Beretta: «L’allarme è arrivato alle 21,45 quando un residente della via che rincasava ha avvertito un forte odore di gas. Immediatamente sono accorsi i Vigili del Fuoco, che fra l’altro erano impegnati in una battuta di ricerca di una persona dispersa. Immediatamente hanno ispezionato l’appartamento al piano terra ed evacuato quello soprastante».

La vittima è stata trovata a piano terra: «I pompieri hanno trasportato fuori l’uomo ed anche il suo cane che era con lui. Immediatamente hanno iniziato le manovre di rianimazione, anche con il defibrillatore. Sono stati raggiunti dall’equipe di rianimazione del 118 giunta con l’elicottero da Trento, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvare Sandro».

I vigili del fuoco di Levico, supportati poi dai tecnici dei Permanenti di Trento, hanno ispezionato a lungo tutta la zona, ed anche alcuni esercizi commerciali limitrofi, per stabilire l’origine del gas ed evitare ulteriori pericoli, lavorando fino alle 4 di mattina: «Al momento non abbiamo ancora certezza dell’origine del gas – spiega il sindaco – ma sicuramente le relazioni dei tecnici diranno al magistrato cosa è accaduto».

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