Infanzia / Provincia

Passa da 25 a 24 il numero massimo di bambini per sezione nelle materne. Che apriranno di nuovo anche in luglio

Lucia Coppola ha ribadito di essere “nettamente contraria” all’apertura delle scuole materne in luglio, con il relativo costo che sarebbe meglio speso per rafforzare i servizi di conciliazione famiglia/lavoro. Sara Ferrari ha anticipato la sua astensione. “Contrariata” anche Paola Demagri, a sua volta astenutasi al voto in quinta commissione

IL CASO La giunta vuole di nuovo l'apertura a luglio nel 2022
GIUNTA Non hai il diploma? Puoi insegnare nelle scuole materne del Trentino

TRENTO. ​​​La V Commissione, presieduta da Alessia Ambrosi, stamane ha concordato l’elenco dei soggetti che verranno auditi nell’ambito dell’esame della comunicazione COM(2021) 645 final della Commissione Ue al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, vertente sul programma di lavoro della Commissione per il 2022 "Insieme per un'Europa più forte".
 

La Commissione si è poi occupata di manovra finanziaria, esaminando per competenza e poi approvando (con 3 astensioni) l’articolo 14 del disegno di legge n. 120 "Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2022". La norma proroga per il prossimo biennio la possibilità per il governo provinciale di ridurre da 25 a 24 i bambini di ogni classe di scuola materna. Ogni unità in meno per classe costa alla Pat 3 milioni di euro.

L’assessore alla cultura Mirko Bisesti ha detto che si tratta di un investimento importante nel difficile momento che attraversiamo. E ha correlato questo articolo con l’altra norma della finanziaria concepita per allungare il calendario a tutto luglio, come già si è fatto quest’anno. Con gli enti gestori e i soggetti del privato sociale ci sarà un incontro chiarificatore nei prossimi giorni. L’assessore ha poi fatto cenno ad altre norme della manovra finanziaria riferite al comparto culturale, come la riduzione dei ticket dei musei per gli iscritti all’Aire.
 

Lucia Coppola ha ribadito di essere “nettamente contraria” all’apertura delle scuole materne in luglio, con il relativo costo che sarebbe meglio speso per rafforzare i servizi di conciliazione famiglia/lavoro. Sara Ferrari ha anticipato la sua astensione, dicendosi “costernata” nel dover ridurre la discussione al solo articolo 14, mentre passano tematiche “enormi” come il mancato rinnovo del contratto dei lavoratori Pat. “Contrariata” anche Paola Demagri, a sua volta astenutasi al voto. ​

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