Salute / Analisi

La sanità in Trentino? L'Azienda Sanitaria fa il bilancio, quasi un miliardo all'anno di ricadute

La pandemia ha avuto conseguenze sull’attività svolta, ma il 73% dei pazienti si dice «abbastanza» o «completamente soddisfatto» dei servizi 

TRENTO. Nel corso del 2020 le attività dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (Apss) sono state stravolte dalla pandemia, che ha reso necessaria la riorganizzazione di servizi e funzioni. Lo riporta - si legge in una nota - il bilancio di missione dell'ente relativo all'anno scorso, da cui emerge anche come, secondo l'indagine svolta dal laboratorio management e sanità della scuola superiore Sant'Anna di Pisa, il 73% delle persone che non hanno avuto contatto con il Covid-19 sono state tra abbastanza soddisfatte e completamente soddisfatte dall'assistenza ricevuta.

Dal bilancio emergono buone performance sulle coperture vaccinali (con un indice di performance di 3.07, al secondo posto delle regioni aderenti allo studio), un deciso miglioramento della copertura per l'antinfluenzale tra gli operatori sanitari (71,23%). Si rileva un forte impulso alla telemedicina, con la messa a disposizione di televisite e finestre telefoniche per pazienti e medici di famiglia, e un'ottima performance sui tassi di estensione degli screening oncologici e della presa in carico delle donne in gravidanza (82,15%).

Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera, si è registrata una riduzione dei volumi dell'attività chirurgica programmata mantenendo buone performance sugli indicatori di chirurgia oncologica, la migliore performance d'Italia nella gestione efficiente delle fratture al collo del femore e un'ottima percentuale di parti cesarei depurati (14,66%).

Le ricadute dirette e indirette sul territorio derivanti dalla gestione delle risorse finanziarie di Apss ammontano a oltre 957 milioni di euro.

"Apss è stata fortemente impegnata sul fronte della gestione dell'emergenza pandemica che ha influito sull'attività ordinaria. Ciononostante, grazie all'impegno e alla dedizione dei nostri operatori anche nel 2020 la performance complessiva evidenzia, pur con qualche criticità, una buona capacità del servizio sanitario di far fronte all'elevato impatto pandemico registrato rispetto alla media delle altre regioni", ha evidenziato il direttore generale, Antonio Ferro.

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