Trento / Il fatto

Non una di meno: “Aggrediti da un gruppo di fascisti, ragazza minacciata di morte”

È successo tutto lo scorso 17 novembre: “Una ragazza è stata sbattuta al muro. Non è accettabile avere paura per strada per il proprio genere, orientamento sessuale e opinione politica"

TRENTO. Il Movimento non una di meno rende noto attraverso i social un fatto gravissimo. Ecco i fatti: “Dopo il nostro aperitivo di autofinanziamento in vista del corteo cittadino del 17 novembre, smontiamo il tutto, siamo circa una decina, passiamo vicino alla facoltà di Lettere, assieme e con una cassa con la musica accesa. Quando si verifica una scena in cui non avremmo mai pensato di trovarci.

In pieno centro storico, infatti, 6/7 individui ci urlano di andare a fare "la nostra festa di merda da compagni da un'altra parte", come se ci stessero aspettando dietro l’angolo. Uno di questi strappa di mano il banchetto a un ragazzo e lo lancia per terra.

La ragazza raccoglie il tavolo ed è a questo punto che l'energumeno l* BUTTA A TERRA con violenza. Raccogliamo un'altra volta il tavolo e tutti insieme e giriamo la via. Al nostro "Siete dei fascisti" rispondono "No, siamo nazisti". Iniziano a inseguirci urlando "froci" "venite qua", "dai che siete tanti" e simili, a cui rispondiamo tutt* insieme con un "meglio froce che fasciste". Il fascista di prima prende la stessa ragazza e la SBATTE AL MURO e la minaccia di tagliargli la gola.

Quando una ragazza si mette in mezzo, il fascista si avvicina ancora di più standole a pochi centimetri dalla faccia. Interviene un suo compare che lo sposta e che ci fa notare che "Se dite certe cose poi è normale che le cose succedono, ve lo dovete aspettare". Vi suona familiare come logica? Suona un po’ come “se giri da sola per strada e ti stuprano te la sei cercata”. Di aggressioni sessiste e omofobe ne siamo testimoni tutti, non è accettabile avere paura per strada per il proprio genere, orientamento sessuale e opinione politica”.

E ancora: “Chi fa attivismo sa che prima poi si dovrà scontrare con queste merde, abbiamo memoria delle aggressioni che ogni giorno la nostra compagna subiscono ovunque solo perché portano avanti una politica di uguaglianza e rispetto reciproco per costruire una società antifascista, anti patriarcale e anticapitalista, una società in cui tutti siano accettati*, in cui chi esce sol* la sera non debba temere per la propria vita. Non possiamo accettare un'aggressione del genere, gratuita e fascista. La possiamo accettare ancora meno a una settimana dal 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere.

Ci rifiutiamo di avere paura a percorrere le nostre strade perché doppiamente "colpevoli": non solo di essere donne, ma anche di essere antifasciste.

Che questa vicenda sia per noi e per voi una presa di coscienza: il patriarcato esiste, il fascismo esiste e dilagano nella nostra città. Trento non è un paradiso, è esattamente come tutte le altre città italiane e spetta a noi cambiarla, non ci arrendiamo di fronte a questo attacco, anzi abbiamo ancora più rabbia di prima, perché le strade sicure le fanno frocie che le attraversano. FROCIE SEMPRE, FASCISTE MAI!  APPELLO IMPORTANTE

Un ragazzo che ha assistito alla scena avendo la prontezza di girare un video è rimasto isolato ed è stato inseguito, ma non siamo riuscito ad intervenire. Vogliamo dirti grazie e sapere come stai, se vuoi vuoi contattarci sappi che questo è uno spazio sicuro e anonimo”.

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