Viabilità / Il caso

Allargamento della strada del Menador, il cantiere non è mai partito e ora arriva la neve

L’annuncio parlava di chiusura totale dell’arteria nei giorni feriali da metà ottobre, opere da completare in 220 giorni, ma non si vede segno di lavori a monte delle gallerie

CALDONAZZO. Dovevano iniziare il 12 ottobre scorso i lavori di allargamento della strada di Monterovere – ovvero “Menador” – con il cantiere di ampliamento e rettifica a monte delle gallerie. L’arteria doveva essere chiusa completamente al transito di tutti i veicoli dal lunedì a venerdì dalle ore 7.40 alle ore 17.30, esclusi sabato, domenica e festivi. Ma il cantiere non è mai stato installato, anche se ora si parla del 15 novembre come data d’inizio (ma a rischio, per la stagione fredda e la neve).

Ad aggiudicarsi i lavori previsti dal progetto approvato qualche mese fa è stata la ditta Zampedri Lorenzo SRL di Pergine, offrendo un ribasso percentuale del 20,282% sull’importo a base d’appalto di 870.472,05 euro su un importo complessivo di lavori di 1.141.000 euro. L’impresa eseguirà quindi le opere per 704.030,84 euro, comprensivi degli oneri per la sicurezza.

I lavori previsti. Come già scritto qualche mese fa, la Kaiserjägerstrasse costruita a fine Ottocento sarà allargata e rettificata dal km 7,450 al km 8,000 ossia nel suo tratto più bello ma anche più pericoloso, quello dei due tornanti a monte delle spettacolari gallerie scavate nella roccia. L’opera, che costituisce il primo intervento di un progetto più complessivo che prevede la sistemazione della strada dal km 6,600 al km 8,600 è andata in appalto tra maggio e giugno.

Venti le imprese invitate alla gara, 13 quelle che hanno presentato una offerta. Il primo stralcio dell’ intervento complessivo prevede l'allargamento della sede stradale a 6 metri dagli attuali 4-4,50 metri di larghezza media, la realizzazione di muri e banchettoni sul lato di valle, la posa di nuove barriere stradali a norma e la messa in sicurezza delle scarpate di monte.

Sono previsti 220 giorni naturali consecutivi per la realizzazione dei lavori che, considerata la larghezza ridotta della carreggiata, richiederà una particolare gestione del transito, da concordare con le amministrazioni comunali interessate», ossia Luserna e Caldonazzo.

Come detto, quello che in affidamento è il primo dei due stralci in cui è stato suddiviso il progetto complessivo, predisposto nella sua prima versione nel 2012 dal Servizio Opere stradali: oltre all’allargamento a monte, era prevista allora la realizzazione di una galleria lunga circa 250 metri, bypassando il tratto tra le due esistenti e abbandonando l’attuale tracciato nel tratto di maggiore pericolosità.

Ma quel progetto fu stralciato poi dal piano delle opere stradali 2013-2018 per la mancanza di fondi.

A maggio 2018 è stato ripreso tutto in mano (ma la progettazione relativa alla parte delle gallerie è ancora in corso) e l’opera, fortemente richiesta dalla Comunità cimbra, era stata inserita tra quelle poi finanziate: la strada in effetti rappresenta il collegamento più breve tra il fondovalle dell'alta e media Valsugana e gli altipiani di Lavarone - Luserna - Vezzena, oltre a essere una importante via d'accesso con il confinante altopiano di Asiago. Ma spesso, in inverno o quando piove in maniera consistente, presenta problemi di sicurezza per il pericolo di caduta massi, per il rischio di slavine e per la larghezza della carreggiata, che in più punti non consente l’incrocio tra due mezzi e costringe le auto a manovre rischiose, non solo per la carrozzeria.

Ora i pendolari degli Altipiani Cimbri si interrogano: partiranno i lavori? E verranno magari sospesi subito per l’inverno?

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