Economia / L’intervista

Nasce la «task force» per utilizzare i fondi del Recovery: alla guida Laura Pedron e Cristiana Pretto

L’assessore Spinelli spiega che l’enorme partita dei finanziamenti sarà gestita da un «mini Dipartimento» a parte; e spera sempre che i soldi siano di più di quell’1% nazionale che ci è stato assegnato

FONDI Ecco in cosa li spenderemo

di Luisa Maria Patruno

TRENTO.  Saranno due dirigenti generali donne - Laura Pedron e Cristiana Pretto - a guidate una task force che la Provincia ha deciso di istituire ad hoc per coordinare progetti e strumenti per accedere ai fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Pedron è la dirigente del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro; mentre Pretto è la dirigente dell'Unità di missione strategica per la semplificazione e la digitalizzazione.

Lo annuncia l'assessore provinciale alle attività economiche e lavoro, Achille Spinelli, che si sta occupando direttamente della enorme e delicata partita dei fondi del Recovery Plan ai quali il Trentino punta con 32 progetti già pronti, per 2 miliardi e 194 milioni di euro, cifra pari a circa l'1% del totale dei fondi europei destinati all'Italia.

Ma che non si limita a questi.

Assessore Spinelli, come vi state muovendo per riuscire ad intercettare proficuamente le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza?

Ci stiamo preparando con una nuova organizzazione, non solo per elaborare i progetti, ma per riuscire a partecipare ai bandi e a costruire rapporti con altre istituzioni per presentarli insieme. I 32 progetti, che rimangono sul piatto, non esauriscono infatti lo scibile, né i possibili interventi, come dimostra il progetto da 30 milioni di euro che abbiamo presentato successivamente, relativo al disinquinamento dell'area ex Alumetal di Mori, oggi di Trentino Sviluppo, che stiamo cercando di farci finanziare sul Pnrr dal Mite (ministero dell'Ambiente, Ndr.) perché riguarda il recupero di un'area industriale abbandonata.

La nuova organizzazione che state preparando per il Pnrr in cosa consiste?

Costituiamo un mini Dipartimento interno alla Provincia diretto da due dirigenti generali, Laura Pedron e Cristiana Pretto. In questo Dipartimento ci sarà inserito anche uno specifico Servizio per il Pnrr, con un dirigente. E qui saranno incardinati i "famosi" 16 consulenti nazionali (per i quali sono stati assegnati alla Provincia oltre 5 milioni di euro, Ndr.). Questo ulteriore aiuto è fondamentale perchè bisogna saper organizzare i processi, saperli gestire, controllare e rendicontare.

Questa "task force" che ruolo avrà?

Dovranno coordinare le azioni degli altri Dipartimenti, stimoleranno relazioni, rapporti e coordineranno tutto il sistema provinciale degli enti di ricerca, l'università e tutte le società controllate. Il concetto è che sul Pnrr tutti possono essere portatori di qualcosa di interessante, che non sono solo progetti ma anche conoscenze, e relazioni attivabili nell'interesse del nostro territorio e dell'economia. Questa organizzazione dovrebbe dunque riuscire a coinvolgere costantemente tutti e tenere monitorata la situazione.

Quando partirete con questa organizzazione?

A brevissimo perché abbiamo già deliberato. Laura Pedron e Cristiana Pretto si divideranno il compito di guidare questo lavoro di coordinamento.Coordinerete anche i progetti che interessano i Comuni trentini?Quello degli enti locali è un tema che sarà affrontato a breve, penso, a livello nazionale. Noi come Provincia vogliamo aiutare le municipalità ad avere investimenti sui propri territori. Capiamo l'aspettativa dei sindaci di essere protagonisti di progetti che abbiano ricadute di sviluppo.Fino ad ora il Trentino ha ottenuto circa 239 milioni di fondi del Pnrr.

Realisticamente pensa che si potrà ambire ai due miliardi?

Noi lavoriamo per questo, senza nasconderci che il 40% dei fondi del Pnrr è destinato al Sud e che a Roma ci ricordano che abbiamo ottenuto anche i 930 milioni per il bypass ferroviario di Trento, anche se noi non riteniamo che vadano ricompresi, perché l'opera rientra nel corridoio del Brennero, non sono fondi per lo sviluppo del nostro territorio.

Il consigliere provinciale Alex Marini (M5s) chiede più trasparenza sui progetti del Pnrr. Come pensate di tenere informati cittadini?

Non abbiamo ancora deciso ma non abbiamo nulla da nascondere. Penso che sarebbe utile un portale ad hoc con tutte le informazione sui progetti e sul loro iter di finanziamento e realizzazione.

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