Provincia / La manifestazione

I sindacati a Fugatti: "A livello nazionale il rinnovo contrattuale avanza, in Trentino non avete stanziato un euro"

Diverse centinaia di lavoratori del pubblico impiego hanno manifestato davanti al palazzo di piazza Dante. Una delegazione sindacale è stata ricevuta dall'assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli. Sul tavolo anche le carenze di personale in vari settori, come nella sanità

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TRENTO. Centinaia le persone che oggi, 26 ottobre, hanno partecipato all'assemblea e poi alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil a Trento per chiedere alla Provincia autonoma il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e nuove assunzioni.

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Dalla sanità alla scuola, la mobilitazione del 26 ottobre con corteo che si è chiuso davanti al palazzo di piazza Dante
[foto Daniele Panato]

"Siamo all'anno zero perché questa giunta ad oggi non ha stanziato un euro. La partecipazione di tante lavoratrici e lavoratori oggi dimostra che non è più possibile attendere - commenta il segretario Fp Cgil Luigi Diaspro -. A livello nazionale i contratti sono in via di arrivo, qui le risorse ci è stato detto che non c'erano.

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Oggi, martedì 26 ottobre, è il giorno della grande mobilitazione dei lavoratori del pubblico impiego in Trentino.

Noi riteniamo che sia invece una scelta politica che va contrastata in quanto non è possibile non sostenere il lavoro di tante lavoratrici e lavoratori che in questi anni hanno dato il massimo per assicurare i servizi", prosegue Diaspro.

Una delegazione sindacale è stata ricevuta dall'assessore provinciale allo sviluppo economico, Achille Spinelli.

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Oggi, martedì 26 ottobre, è il giorno della grande mobilitazione dei lavoratori del pubblico impiego in Trentino.

L'ampia adesione allo sciopero e alla mobilitazione, a cui hanno aderito anche Nursing Up e Fenalt con centinaia di manifestanti radunati sotto il palazzo della Provincia in piazza Dante, ha avuto conseguenze sulle scuola, da quella dell'infanzia alle superiori, con lezioni annullate o riduzioni di orario. Disservizi anche nella sanità - non per le urgenze, che sono garantite - ma ad esempio per visite o prelievi del sangue.

"Da questa piazza noi ci attendiamo un segnale che venga recepito dal presidente Fugatti, che ha già dichiarato di voler cambiare rotta ma che se non seguono fatti concreti continueranno le iniziative di mobilitazione".

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Oggi, martedì 26 ottobre, è il giorno della grande mobilitazione dei lavoratori del pubblico impiego in Trentino.

"Attualmente scontiamo due problemi: da una parte mancano le assunzioni, dall'altra vi è la questione del rinnovo contrattuale. La nostra provincia non è più attrattiva, mentre Alto Adige e l'estero lo sono di più, è molto colleghi scelgono di trasferirsi altrove, impoverendo il nostro territorio e il servizio sanitario. Noi chiediamo di rendere il Trentino nuovamente attrattivo per i lavoratori della sanità", è l'appello del segretario di Nursing Up del Trentino, Cesare Hoffer.

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