Covid /Green pass

Lavoro da casa e tanti test riescono a frenare le assenze: in Provincia solo 17 dipendenti ingiustificati

Il direttore generale di Confindustria: “Nelle nostre aziende il tema è caldo. Si temono conflitti tra chi è vaccinato oppure no”. Per avere un quando ben preciso della situazione bisognerà attendere ancora qualche giorno

COVID L'ultimo bollettino "trentino"
 

TRENTO. La situazione resta sotto controllo. In vari settori, dal pubblico al privato, non si sono registrate nemmeno ieri criticità particolari. Qualche problema, in casi specifici, c'è stato, ma non certo una situazione difficile generalizzata. C'è una ampia fetta di lavoratori che sta ricorrendo ai tamponi rapidi (da venerdì a ieri ne sono stati effettuati 27.500 rispetto ai 10.000 dello stesso periodo la settimana precedente) e poi c'è un numero, non ancora definibile, di persone che sta "gestendo" l'assenza di green pass con permessi e ferie, ma anche con malattia e smartworking.

Dal 15 ottobre si lavora solo con il green pass: tutte le nuove regole

Dal 15 ottobre 2021 l’obbligo del green pass viene esteso a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato. Ecco tutte le regole e le sanzioni per chi non le rispetterà.

Per quanto riguarda la Provincia ha fatto il punto il dirigente Silvio Fedrigotti. «Venerdì scorso abbiamo registrato poco più di cento assenze per lo sciopero e 6 persone assenti ingiustificate. Lunedì gli assenti ingiustificati sono stati 17. Se i numeri rimarranno questi la situazione sarà assolutamente gestibile. Aumento delle malattie? In questo momento non abbiamo un'analisi, attendiamo fine mese per un confronto con gli anni scorsi. Per quanto riguarda lavoro agile e ferie siamo nella media e i abbiamo raccomandato ai vari direttori e dirigenti di segnalare eventuali "fenomeni anomali". La situazione generale, quindi, sotto controllo».

Se nel settore artigiani si attende ancora qualche giorno prima di poter fare un bilancio numerico degli effetti del green pass, Confindustria traccia un primissimo bilancio, grazie a un'indagine rapida avviata nei giorni scorsi per monitorare gli effetti della certificazione verde. Il questionario è stato compilato da quasi 200 aziende: dalle risposte emerge che gli associati non hanno avuto un numero significativo di defezioni, e in generale non hanno riscontrato grosse problematiche. Più del 90% delle imprese che hanno risposto non ha presentato assenze tali da compromettere la continuità produttiva.

Solo l'8% ha avuto più del 10% di lavoratori assenti nella giornata di venerdì 15 ottobre (c'era anche lo sciopero) per l'obbligo di green pass. Dall'indagine, solo il 5% delle aziende rispondenti prevede di avere più del 10% del personale assente in questa settimana a causa dell'obbligo di Green Pass.

La percentuale di lavoratori assenti è molto eterogenea nelle aziende, si passa da picchi del 19% a meno dell'1% del personale. La situazione sembra molto liquida, però solo il 16% delle aziende rispondenti non sa cosa aspettarsi o si aspetta un calo della produttività dovuta all'assenza dei propri dipendenti. «I risultati dell'indagine sono rassicuranti - ha commentato il direttore generale Roberto Busato -. Nell'ambito del questionario, abbiamo chiesto agli imprenditori di esprimere anche considerazioni di carattere qualitativo. Tra le questioni più sensibili, il tema dei tamponi. Alcune aziende sarebbero disponibili a sostenere una parte del costo, o addirittura ad organizzarsi per somministrarli, ma temono di dare origine a gravi conflittualità tra vaccinati e non. Un'altra problematica che ci viene segnalata, è il problema della gestione dei controlli all'interno delle aziende: c'è chi lamenta di dover destinare quotidianamente una o più persone per garantire una copertura al servizio, con un aggravio di costo in capo all'impresa».

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