Trento / Il caso

I divieti anti-movida notturna in via Santa Maria Maddalena? Hanno solo spostato la "festa" un po' più in là

Largo Carducci pieno di gente che si diverte mentre la vicina zona "proibita" è deserta: il disappunto dei gestori dei bar nell'area oggetto dell'ordinanza, che vedono i clienti spostarsi di una cinquantina di metri, verso altri locali del centro

L'ORDINANZA Stop alle bevande fuori dai plateatici dei bar dopo le 22.30
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TRENTO. La movida notturna si sposta fuori dell'area "vietata" dall'ordinanza comunale emanata nei giorni scorsi "per contrastare l'abuso di alcol e fenomeni di degrado in prossimità nelle aree limitrofe a via Santa Maria Maddalena".

Un'iniziativa che torna, dopo una breve sospensione estiva, per mitigare un fenomeno da anni oggetto delle proteste dei residenti, che lamentano il disturbo della quiete da parte di molte persone riunite all'esterno dei bar e in strada.

Ma il provvedimento sembra aver sortito il solo risultato di far spostare di alcune decine di metri le centinaia di giovani (e non) che animano la contestata vita serale in centro città.

Ora il baricentro della movida sembra essere Largo Carducci, come mostrano le immagini che comparano, alla stessa ora, quest'area con la vicina Santa Maria Maddalena.

Uno scenario che suscita la disapprovazione degli esercenti dei locali di via Santa Maria Maddalena, perché avrebbe generato un trattamento ingiusto nei riguardi dei commercianti.

Nella foto qui sopra, da sinistra, un bidone dei rifiuti ai tempi della movida in Santa Maria, al centro un contenitore oggi nella stessa area, a destra un cassonetto questa mattina nei luoghi in cui si è spostato il divertimento notturno, in Largo Carducci e vicinanze

Come si ricorderà, cinque giorni fa, il Comune ha ripristinato l'ordinanza che prevede nell'area di Santa Maria Maddalena il divieto di consumo di bevande (alcoliche e non) e la detenzione delle stesse anche in contenitori chiusi ad esclusione del consumo effettuato in base alle disposizioni vigenti negli spazi dei pubblici esercizi autorizzati.

Movida in città: i piani per spostarla in periferia

La movida in città continua a tenere banco a Trento, con il sindaco Franco Ianeselli alla ricerca di un non facile compromesso tra due esigenze opposte, quella di avere una città viva anche di sera, consentendo a giovani e studenti di divertirsi, e l’esigenza di tranquillità dei residenti del centro. Sul tavolo, alcune ipotesi alternative.

Il divieto resta in vigore fino al 1° novembre 2021 (compreso), nella fascia oraria tra le 22.30 e le 5 del giorno successivo, nelle vie Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Dietro Le Mura B, via Ferruccio, via Marchetti, vicolo San Marco, vicolo San Pietro.

Il divieto di detenzione di bevande in contenitori chiusi indicato nell’ordinanza è escluso per il trasporto o la consegna a domicilio presso le abitazioni dei residenti della zona interessata.

Nel caso di violazione dell'ordinanza, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 89 a 534 euro.

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