Folgaria / La vicenda

Portellone perso dopo il decollo, elicottero fermo almeno fino a giovedì prossimo

Il dirigente generale del dipartimento Protezione civile Raffaele De Col: « Quello che è accaduto è un fatto grave. I tempi necessari per riavere l'elicottero a disposizione dipendono dagli accertamenti»

I FATTI Paura a Folgaria
LA PROVINCIA «Guasto meccanico»
MEZZOMONTE Ritrovato il portellone

 

TRENTO. Rimarrà a terra almeno fino a giovedì l'apparecchio del nucleo elicotteri dei vigili del fuoco permanenti che nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana, subito dopo il decollo da Folgaria, ha perso in volo uno dei portelloni. L'elicottero, l' Aw 139 I-NOST di proprietà della società piemontese Airgreen e che la provincia sta noleggiando dal 2017, dopo l'incidente all'Agusta di proprietà in val Nambino, è in queste ore negli hangar della base di via Lidorno.

I tecnici della società proprietaria e della casa costruttrice, Leonardo (sotto le cui insegne è stato assorbito il marchio Agusta Westland) stanno esaminando tanto l'apparecchio quanto il portellone, che è stato recuperato nel tardo pomeriggio di giovedì tra gli alberi a pochi passi dalle abitazioni di Mezzomonte. «Da quanto è stato possibile comprendere fino a questo momento, le riparazioni in quanto tali non dovrebbero essere complesse», ha spiegato il dirigente generale del dipartimento Protezione civile Raffaele De Col: «L'elicottero non ha subito gravi danni e sostituire il portellone non comporta grosse difficoltà. I tempi necessari per riavere l'elicottero a disposizione dipendono però dagli accertamenti che dovranno essere fatti. Che esigiamo, vengano fatti, meglio. Quello che è accaduto è un fatto grave, che non ha avuto conseguenze né per le persone a bordo né per quelle a terra ma solo per una serie di fortuite circostanze».

L’elicottero perde il portellone mentre è in volo sopra i boschi

L’eliambulanza della Provincia costretta a terra, stanotte, durante un intervento a Folgaria. L’elicottero, intorno alle 2 di notte, ha perso un portellone mentre era in volo sopra i boschi

De Col non fa nulla per nascondere le sue preoccupazioni: «Dopo l'incidente numerosi addetti ai lavori hanno spiegato come quel modello non sia nuovo a guasti del genere. Noi vogliamo però che si faccia luce sull'accaduto proprio perché incidenti come quello di Folgaria non si ripetano più». Nel frattempo, come già emerso giovedì, a disposizione del nucleo elicotteri - e dunque della macchina del soccorso in Trentino - è ora a disposizione solo il Dauphin: l'altro Aw139, quello "sano", è infatti in manutenzione e tornerà a solcare i cieli trentini solo tra poco più di una settimana.

In caso di emergenze che richiedano l'intervento di un elicottero con il Dauphin già impegnato - o semplicemente per opportunità logistica legata alle distanze da coprire - come sempre avviene Trento può chiedere l'intervento di Bolzano o dell'elicottero del Suem veneto. «Questo è un aspetto che non deve preoccupare - ha spiegato ancora De Col - dato che fortunatamente non siamo nel pieno della stagione estiva né in inverno, con infortuni e incidenti statisticamente meno numerosi che in altri periodi dell'anno. Il fatto di poter contare sui territori vicini, come sempre peraltro, fa sì che aver a disposizione un solo apparecchio non possa rappresentare un problema, sul breve termine. L'importante è che torni a volare un mezzo pienamente sicuro».

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